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Lamezia, presentato il libro sull’ex senatore Arturo Perugini

La sera dello scorso sabato, con la partecipazione di tanti cittadini, che hanno occupato tutti i posti disponibili, al Chiostro di S. Domenico è stato presentato il libro di Vincenzo Villella “Arturo Perugini e la nascita di Lamezia Terme”.

L’incontro, magistralmente introdotto e moderato dal Prof. Franco Cimino, ha suscitato, nei vari momenti, attento interesse e sincera commozione.

L’incipit di Franco Cimino, che ha messo in rilievo il valore storico dell’opera di Vincenzo Villella, frutto di sapiente analisi delle fonti documentali provenienti sia dagli atti parlamentari e dalla documentazione esistente sia soprattutto dalla documentazione fornita da Basilio Perugini, è arrivato alla drammatica conclusione che il tempo per realizzare il disegno di Arturo Perugini è ormai finito e se non si avrà il coraggio corale di un immediato intervento dei responsabili politici e della cittadinanza, il sogno del Fondatore sarà letteralmente svanito nel nulla.

Basilio Perugini, nel suo commosso intervento, ha parlato – si legge in un comunicato stampa – con chiarezza rievocando la vita breve ma intensa del padre, le difficoltà affrontate con coraggio, la personalità libera e non condizionata da inammissibili minacce e da vili comportamenti provenienti da discutibili personaggi della sua stessa parte politiche che individuavano in lui l’ostacolo al loro strapotere utilizzato esclusivamente per i propri interessi personali. Arturo Perugini che ha sempre operato, pagandone un costo altissimo, al servizio della collettività o, come amava dire, del “popolo suo”.

Basilio Perugini ha con orgoglio rivendicato il fatto, oggi inusuale, che suo padre non solo non si è arricchito con l’attività politica ma ha visto svanire il suo patrimonio personale; ha vissuto del proprio lavoro professionale; ha lasciato un enorme patrimonio morale che è stato ed è custodito con orgoglio e venerazione da sua moglie e dai suoi figli.

Vincenzo Villella ha parlato della rigorosa ricerca delle fonti documentali posti a base della sua opera, che, aveva come unico scopo un’operazione di verità, che mettesse a tacere tutte le dicerie e maldicenze che qualche “storico della domenica” aveva tentato di accreditare come pura verità.

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Anche l’intervento di Massimo Sdanganelli, che ha rivendicato con orgoglio la sua vicinanza ed il suo affetto per Arturo Perugini, ha evidenziato tanti episodi e momenti, alcuni esaltanti, altri dolorosi, vissuti nel corso di tanti indimenticabili anni di milizia politica al servizio della collettività.

Hanno anche dato il loro contributo di idee sia Maria Scaramuzzino sia l’editrice Nella Fragale che ha magistralmente curato, con particolare perizia ed amore la parte grafica e fotografica.

L’incontro si è poi concluso con alcune domande di Franco Cimino a Basilio Perugini relative al giudizio che Arturo Perugini avrebbe dato, se avesse vissuto, le vicende, purtroppo negative, che hanno impedito una piena realizzazione del Suo sogno.

Franco Cimino, in conclusione, ha invitato Vincenzo Villella a sviluppare e approfondire con altri scritti i singoli aspetti che sono stati oggetto di questo suo libro.

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