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Prima Categoria, colpo in difesa per il Catona calcio: Giuseppe Marcianò torna in biancazzurro

Ricomincia con un “Sono tornato” insieme a due colori, bianco e azzurro, nel post pubblicato sul suo profilo Facebook, l’avventura di Giuseppe Marcianò al Catona Calcio.

 

Altro colpo di spessore del direttore sportivo Michele Cotroneo che va così a rafforzare il reparto arretrato con un forte difensore d’esperienza e un lusso per la Prima Categoria. Una vita tra GallicoCatona e Catona (tra gli artefici della cavalcata dalla Prima Categoria all’Eccellenza) con una piccola parentesi a Villa San Giuseppe, Marcianò è indubbiamente uno di quei calciatori che difficilmente si dimenticano. Che lasciano il segno. Serietà, umiltà, altruismo e voglia di non mollare mai sono tra le doti che gli hanno permesso di disputare campionati importanti in Eccellenza e, soprattutto, lasciare ottimi ricordi di sè dentro e fuori dal campo. E, i messaggi sotto quel suo post “Sono tornato” sono eloquenti. Qualcuno scrive “non sei mai andato via”, “ci sei sempre stato”, altri sono contenti perché potrà dare una mano alla squadra a raggiungere gli obiettivi. Difensore tecnico e duttile, spesso utilizzato a centrocampo, Peppe Marcianò porta un carico di esperienza e qualità non indifferente con la squadra che potrà giovare di una mentalità votata alla vittoria. Proprio la stessa che ha inculcato mister Daniele Carrozza ai suoi ragazzi nella passata stagione.

Cosa significa avere una mentalità vincente?

«Mentalità vincente per me significa avere una mentalità di gruppo e se i risultati arrivano è per merito di tutti».

Dopo 11 anni, sei pronto a scrivere un nuovo capitolo con la maglia biancazzurra?

«Sono davvero grato ed emozionato di essere qui e, soprattutto, una bella soddisfazione ritornare ad indossare questa maglia»

La stessa maglia con la quale hai vissuto momenti e vittorie importanti

«Una maglia che mi ha regalato tante emozioni e gioie. Una maglia che ci ha permesso di raggiungere obiettivi che restano impressi nella mia mente, dei miei compagni e di chi ama il calcio come me: dalla Prima Categoria abbiamo portato il Catona all’Eccellenza. Sembra ieri ma sono passati tanti anni»

Magari, la storia si ripete?

«Magari, nel calcio mai dire mai»

La tua ricetta per riuscirci?

«Che dire. Ogni campionato ha una storia a sé. Bisogna innanzitutto restare con i piedi per terra, restare umili e consapevoli della propria forza. Serve, soprattutto, una società solida e ambiziosa che sappia programmare campionati importanti ma, la prerogativa essenziale è quella di guardare al presente e costruirci le nostre ambizioni passo dopo passo».

Tanti sono stati gli attestati di stima per il tuo ritorno, come pensi di ripagare questa fiducia?

«Mi fa enormemente piacere. Sicuramente cercherò di ripagare questa fiducia con la massima serietà e impegno. Dal primo giorno, ho sempre cercato di lavorare tanto mettendomi a disposizione dell’allenatore e del gruppo per raggiungere gli obiettivi stagionali e, così farò anche questa volta. Sono molto motivato e voglio essere all’altezza di un gruppo che lotta per obiettivi importanti»

In che squadra arrivi?

«Arrivo in una squadra che, già nella passata stagione, ha affrontato un campionato da protagonista. Ha un’ottima organizzata e un’idea ben precisa di fare calcio. Ho avuto modo di seguirli e sono già un’ottima squadra: con i nuovi innesti, la società ha voluto dare ancora di più valore al gruppo»

A Catona ritroverai vecchi compagni di squadra e amici?

«Certo, ritrovo Spanti, Giordano, il capitano Calarco e mi fa piacere giocare di nuovo con loro e con tutti gli altri»

E con Calarco potrai formare una delle coppie difensive più forti

«Peppe Calarco è l’elemento simbolo della squadra, ritrovo oltre ad un capitano e grande professionista, anche un amico. L’anno scorso, il Catona è stata una tra le difese più forti del campionato, di conseguenza, il mio obiettivo è lavorare tanto per farmi trovare pronto. Arrivo in punta di piedi, consapevole del mio valore ma, soprattutto, con un bagaglio di umiltà e voglia di mettermi a disposizione dell’allenatore e al servizio della squadra»

Un po’ di concorrenza costruttiva?

«Confermo. Sarà una concorrenza costruttiva per il bene della squadra. Quando c’è questa componente sarà uno stimolo in più per tutti a dare il massimo, allenamento dopo allenamento, partita per partita.

Nella passata stagione l’allenatore è stato un valore aggiunto, conoscevi già Daniele Carrozza?

«Certo che si. Abbiamo giocato insieme e ho avuto il piacere di averlo come secondo allenatore di mister Barillà al GallicoCatona. Ho seguito la sua trafila da allenatore, pensa da professionista e agisce da professionista e, conosco i suoi metodi meticolosi, non lascia nulla al caso. Abbiamo già scambiato quattro chiacchiere di persona, tiene molto al gruppo e allo spogliatoi: siamo sulla stessa lunghezza d’onda perché crediamo che all’interno della squadra il gruppo sia la componente più importante per ottenere i risultati».

A proposito di risultati, questo Catona, dove può arrivare?

«Beh, l’obiettivo è vincere più partite possibile, dobbiamo concentrarci su questo e dare il massimo per raggiungerlo. E, per farlo bisogna avere la consapevolezza di essere una squadra importante e competitiva. Dobbiamo esserne convinti, allenarci tanto e scendere in campo sempre con la mentalità vincente. Vincere è un qualcosa che si ottiene grazie all’aiuto di tutti, dai giocatori, dallo staff tecnico, dalla società e dai tifosi, passo dopo passo».

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