“Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore” - Indro Montanelli
HomeCalabriaReggio CalabriaFalcomatà e Nucera: "Dati Istat impietosi, in Calabria difficoltà strutturali per migliaia...

Falcomatà e Nucera: “Dati Istat impietosi, in Calabria difficoltà strutturali per migliaia di famiglie. Serve un piano straordinario contro la povertà”

«I dati recentemente diffusi dall’Istat confermano, purtroppo, ciò che come amministratori denunciamo da anni: la Calabria vive una condizione di povertà strutturale che le attuali politiche nazionali e regionali non solo non hanno saputo risolvere ma, in molti casi, hanno contribuito ad aggravare». Lo affermano Giuseppe Falcomatà e Lucia Nucera, rispettivamente sindaco e assessora al Welfare del Comune di Reggio Calabria.

 

«Secondo l’Istat – ribadiscono analizzando l’indagine – nel 2024, il 23,5% delle famiglie calabresi vive con una spesa mensile inferiore alla soglia minima. Non dispone, cioè, di possibilità per acquistare beni e servizi essenziali a condurre una vita dignitosa e accettabile. E’ la Calabria reale, quella fatta di carne, ossa, lacrime e sangue, diametralmente opposta e drammaticamente diversa da quella continuamente propinata dai vari canali social del Governatore Roberto Occhiuto. E’ la Calabria che, come abbiamo detto e ripetuto negli ultimi mesi, si indebita per la spesa corrente e non per investimenti; che si rivolge alle banche, nelle ipotesi più fortunate, per provare ad arrivare alla fine del mese e non per acquistare una casa. E’ la Calabria che, alla Regione, si ostinano a nascondere perché, nell’era dei social-network, se una cosa non si vede vuol dire che non esiste».

 

«I Comuni, ormai lasciati soli – proseguono Falcomatà e Nucera – si trovano a gestire la disperazione dei cittadini e le emergenze quotidiane con risorse sempre più limitate. È inaccettabile che, nel 2025, la Calabria sia ancora ai margini degli indicatori nazionali di benessere e qualità della vita, ma è il frutto di Governi nazionali e regionali che si limitano ad interventi frammentari, privi di una visione complessiva sullo sviluppo economico, sull’occupazione e sulla coesione sociale. Che promuovono l’autonomia differenziata, decretando la morte del Mezzogiorno, o si nascondono dietro la propaganda dei fantamiliardi investiti per opere faraoniche e che mai si realizzeranno».

 

«Servono – aggiungono il sindaco e l’assessora – un vero e proprio “Piano straordinario contro la povertà”, investimenti reali in lavoro, istruzione, servizi sociali e infrastrutture. Tutto quello che il Governo e la Regione non hanno fatto. Chiediamo, al riconfermato presidente Roberto Occhiuto, di aprire un confronto vero con i territori, con il terzo settore, con le parti sociali e di smettere di ignorare la voce di chi, ogni giorno, vive sulla propria pelle la povertà e l’incertezza del domani».

 

«Noi – concludono Giuseppe Falcomatà e Lucia Nucera – continueremo a far sentire la nostra voce, non per polemica, ma per difendere la dignità dei cittadini calabresi e il diritto di questa terra a un futuro migliore».

Articoli Correlati