L’Ottava Commissione (Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazion) presieduta da Maria Ranieri ha approvato nei giorni scorsi una mozione relativa all’istituzione di una Casa della Memoria a Reggio Calabria.
I lavori sui temi della memoria storica e della valorizzazione dell’antifascismo nel territorio si sono sviluppati dal mese di aprile e hanno registrato, in questo arco di tempo, la partecipazione di realtà associative e comitati antifascisti del territorio. Agli incontri c’erano AMPA (Associazione Meridionale di Partigiani e Antifascisti) con il presidente Sandro Vitale, l’ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati) con il presidente Nicola Marazzita, ANPC (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani) col presidente Gianluca Tripodi, FIAP (Federazione Italiana Associazioni Partigiane) con la referente Maria Cristina Schiavone, l’UDI delle referente Cristina Iacopino, ALIOSCIA col presidente Aldo Polisena, ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) col presidente Elisabetta Tripodi.
La proposta è partita da associazioni del territorio, locali e nazionali che aderiscono alle federazioni antifasciste, partigiane e che operano, in generale, a difesa della Costituzione.
La Casa della memoria si propone come centro didattico, di ricerca, di tutela della Costituzione e della cultura della Resistenza, dedicata alla democrazia, alla libertà. Dunque uno spazio di studio e di confronto e memoria della lotta al nazifascismo per la formazione delle giovani generazioni. La struttura potrebbe costituire uno spazio dedicato a iniziative di carattere culturale, storico, sociale e didattico in difesa dei valori democratici nel tempo presente e futuro. La mozione dovrà essere portata in Consiglio comunale per la definizione della sede che, se non potrà essere accolta la richiesta relativa all’ex Casa del Fascio, si chiede possa essere una scuola, e per la definitiva approvazione.