Venerdì 23 maggio alle 18:30 al Consiglio Regionale presso il Polo Culturale Mattia Preti, arriva finalmente la presentazione del libro “Sono morto ma non lo sapevo” monologo teatrale edito da Città del Sole edizioni (2025, pagg. 64, € 10,00) nell’ormai mitica collana “La Bottega dell’inutile”.
Nel volumetto, l’autore Vincenzo Furfaro (che ha ricoperto la funzione di direttore artistico di “Taurianova Capitale del libro”) dà voce – anzi, fa rivivere – lo spirito inquieto e profetico di Giorgio Gaber, immaginandolo come un’ombra che vaga tra le macerie morali e sociali dell’Italia di oggi. Un Gaber che non sa di essere morto, e per questo continua a osservare, commentare, criticare, amare e soffrire per un paese che ha perso memoria e direzione. Il titolo stesso è una dichiarazione d’intenti: ironico, spiazzante, profondamente gaberiano. Immaginare Gaber come un fantasma che cammina tra le rovine del nostro presente è una trovata brillante, che apre la strada a un dialogo serrato tra passato e presente, tra la satira di ieri e l’assurdo (spesso tragico) di oggi.
Il testo è agile, tagliente, a tratti surreale, ma sempre profondamente radicato nella realtà, è un libro per chi non ha dimenticato la lezione civile di Gaber e cerca ancora parole che graffiano e svegliano, ed è per questo motivo che la casa editrice ha pensato di coinvolgere per parlarne personalità eminenti nel campo della cultura, della politica e dello spettacolo.
Da Salvatore Cirillo segretario–questore del Consiglio regionale della Calabria a Renato Meduri senatore per 4 legislature vero alfiere del meridionalismo, da Fulvio D’Ascola sociologo della comunicazione e delle politiche culturali a Ruggero Pegna celebre produttore di eventi e scrittore; la conduzione è affidata a Franco Arcidiaco, giornalista sessantottino, che proverà a coordinare le variegate voci e a scardinare la proverbiale riservatezza di Vincenzo Furfaro.