“Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità” - Friedrich Nietzsche
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Aggressione al Pronto Soccorso dell’Annunziata, il sindaco Caruso: “Ennesimo gesto intollerabile”

“Esprimo sincera solidarietà al dott. Carmine Carpino, apprezzato cardiologo dell’Ospedale Civile dell’Annunziata, aggredito, per come riportato dagli organi di stampa, sabato scorso da alcune persone nei locali del Pronto Soccorso”. Lo afferma il sindaco Franz Caruso che prosegue: “Ovviamente, condanno l’atto senza se e senza ma, peraltro avvenuto all’interno del nosocomio, e come tale ritengo debba essere perseguito perché la violenza  non può  essere mai ed  in alcun modo giustificata.  Quanto accaduto al dott. Carpino, però, è l’ennesimo  gesto di maltrattamento che registriamo nei confronti di operatori sanitari, che non  possiamo più accettare, né tollerare. A tutti loro, infatti, dovremmo manifestare la nostra massima gratitudine per il lavoro che svolgono quotidianamente, anche in condizione di grave difficoltà ed emergenza, non dimenticando, fra l’altro, il sacrificio, professionale ed umano, che hanno messo in campo quando erano in prima linea a combattere la pandemia. Certo, conosco bene  la precarietà estrema del nostro sistema sanitario e quanto difficile e doloroso possa essere per un congiunto far fronte alle inefficienze della nostra sanità, ma, per come detto, neanche in questi casi la violenza può essere mai giustificata.  Alla solidarietà al dott. Carpino ed a tutti gli operatori sanitari che lottano con spirito di servizio   per garantire il diritto alla salute dei cittadini, aggiungo, quindi, il mio accorato appello al Governatore Roberto Occhiuto affinché, nella sua qualità di commissario alla sanità calabrese, acceleri i tempi di una riforma sanitaria capace di assicurare efficienza ed efficacia al nostro sistema sanitario, cercando anche di ridurre i tempi di attesa per prenotare esami o visite mediche ambulatoriali. Per intanto, mi auguro, comunque, che quanto meno sia assicurata una maggiore sicurezza nelle nostre strutture sanitarie ed ospedaliere”.
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