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Rifiuti, il Comune di Corigliano-Rossano vara il piano di rientro per sanare 16 milioni di debiti risalenti al passato. Il sindaco Stasi: “Un’altra vicenda pregressa sanata dall’Amministrazione”

Fra le tante criticità ereditate dall’attuale Amministrazione Comunale, quella dei mancati pagamenti della Tariffa Rifiuti si è sempre distinta per l’esorbitanza della cifra rimasta insoluta a carico dei due ex comuni di Corigliano Calabro e di Rossano. Parliamo di debiti che partono dal 2015 e si trascinano fino al 2018 e che hanno accumulato, inevitabilmente, una grossa quantità di interessi che vanno corrisposti.

Dopo una serrata interlocuzione istituzionale ed amministrativa con gli uffici competenti della Regione Calabria, la Giunta Comunale ha approvato uno schema di convenzione per il piano di rientro del debito che potrà sanare e regolarizzare la situazione.

Per quanto riguarda le annualità dal 2015 al 2018 il debito complessivo ammonta a € 14.661.168,66 comprensivo di interessi legali, che saranno corrisposti in 60 rate mensili previo acconto del 10% delle somme dovute. Per quanto riguarda invece la somma dovuta per gli anni 2016 e 2017, a titolo di conguaglio tariffa conferimento rifiuti, pari ad € 2.676.639,35 comprensiva di interessi legali, sarà corrisposta in n. 15 rate semestrali, entro i termini previsti dallo schema di convenzione allegato.

«Ci sono azioni amministrative che non sono immediatamente visibili ai cittadini, ma che contraddistinguono una buona amministrazione – ha commentato il sindaco Flavio Stasi – Qualunque sindaco vorrebbe garantire alla propria comunità ogni possibile intervento ed ogni servizio, ma quasi sempre l’ostacolo è di tipo economico. Per questo un buon amministratore deve programmare, contemperando l’esigenza di erogare servizi con le disponibilità dell’Ente: a noi sta toccando anche di ripianare corposi debiti pregressi».

«Finalmente siamo riusciti, grazie ad un serrato lavoro dell’Esecutivo e degli Uffici, a chiudere una vicenda complessa – conclude il Primo Cittadino – ovvero una eredità da 16 milioni di euro di debiti per mancato conferimento della tariffa rifiuti, recuperando inoltre circa un milione di euro di royalties in quanto territorio ospitante degli impianti. Per una amministrazione non è mai bello riconoscere e ripianare dei debiti, perché significa avere meno risorse per realizzare interventi visibili o per erogare servizi, ma anche questo è un passo necessario per realizzare la città normale».

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