“Perdita di prodotto in particolare patate, alberi defogliati, rami spezzati ma anche, strade allagate e smottamenti: sono gli effetti sulle campagne del violento episodio di maltempo con grandine e piogge torrenziali che si è abbattuto ieri in Sila in particolare nelle località Poverella, Bocca di Piazza e Spineto nei comuni di Rogliano, Parenti e Aprigliano”. È quanto riferisce Coldiretti Calabria dopo le prime verifiche in campo effettuate dai tecnici. “Non bastava – aggiunge – la situazione di difficoltà che le aziende stavano vivendo (caro gasolio, aumento materie prime, siccità ecc..), a metà del ciclo produttivo adesso le patate sono state colpite da questo evento calamitoso che accentua le difficoltà di reddito per diverse aziende. È evidente che la complessità non può essere risolta solo con la solidarietà, ma occorrono una serie di interventi a sostegno del settore”.
“I danni causati dalle piogge torrenziali hanno provocato intasamenti, smottamenti e ruscellamenti con conseguenti difficoltà nelle aziende ma anche alla viabilità locale. Gli agricoltori si sono dati subito da fare per limitare i danni e spostare detriti e il terreno trascinato dalla corsa dell’acqua. Anche la coltivazione della patata ha subito danni ingenti a causa della perdita delle foglie con ripercussioni sullo sviluppo dei tuberi. Siamo di fronte – sottolinea Coldiretti Calabria – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. Si tratta – termina Coldiretti – degli effetti dei cambiamenti climatici che si abbattono su un territorio fragile, come, in questo caso, quello montano. Invitiamo le aziende agricole a utilizzare gli strumenti assicurativi di protezione e tutela dei redditi che si possono perdere per effetti delle avversità atmosferiche, oggi sempre più frequenti. Il Condifesa Calabria offre agli agricoltori una svariata gamma di convenzioni per difendersi e le polizze – precisa – usufruiscono del contributo con fondi europei di oltre il 50%. I nostri tecnici – conclude Coldiretti – stanno proseguendo nella ricognizione sul territorio”.