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“Privatizzata” la gestione delle liste d’attesa del U.O.C. – Oculistica dell’Ospedale di Catanzaro, ai domiciliari medico. Indagate 12 persone

I militari del Comando provinciale di Catanzaro della Guardia di
finanza hanno dato esecuzione ad una ordinanza cautelare applicativa degli arresti
domiciliari emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale
Procura, nei confronti di due persone, indiziate di associazione a delinquere, peculato,
concussione, truffa aggravata e interruzione di pubblico servizio nonché,
limitatamente a uno dei destinatari del provvedimento, di falsità ideologica e
autoriciclaggio.
Contestualmente, si è proceduto a dare esecuzione, nei confronti di cinque degli
indagati, ad un provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca di
denaro e beni di valore pari al profitto dei reati loro contestati, nella misura
complessiva di 984.762,23 euro.
Le complesse ed articolate indagini, condotte dagli investigatori del Gruppo Tutela
spesa pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza
di Catanzaro, hanno consentito di delineare – nella fase delle indagini preliminari che
necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa e ferma
pertanto la necessità del compiuto accertamento dei fatti in sede giurisdizionale –
l’esistenza ed operatività di un’associazione per delinquere – composta da due
dirigenti medici del reparto di Oculistica e da un’infermiera dell’ambulatorio di
Oculistica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Catanzaro nonché dalla segretaria
dello studio privato dove uno dei medici svolgeva irregolarmente attività libero
professionale – dedita alla consumazione di una pluralità di reati, funzionali alla
gestione illecita delle procedure delle liste d’attesa presso il reparto di Oculistica
dell’ospedale.
Gli accertamenti hanno consentito di rilevare come alcuni medici in servizio presso
il nosocomio pubblico fossero soliti effettuare interventi chirurgici su pazienti
previamente visitati, a pagamento, durante lo svolgimento di attività extra
istituzionale privata, garantendo loro un trattamento “privilegiato” rispetto ai
PROCURA DELLA REPUBBLICA – PIAZZA FRANCESCO STOCCO, N. 2 – 880100 CATANZARO
CENTR.: +39 09611692019 PEC: prot.procura.catanzaro@giustiziacert.it E-MAIL: procura.catanzaro@giustizia.it
pazienti ambulatoriali che avevano osservato le disposizioni per l’accesso alla
prestazioni sanitarie pubbliche e che erano stati inseriti nelle rispettive liste di attesa,
alimentando, di fatto, un sistema privato di prenotazioni e prestazioni erogate
gratuitamente dall’ospedale. In alcuni casi, peraltro, la gravità della situazione clinica
riscontrata e la conseguente necessità di sottoporsi con urgenza al trattamento
chirurgico, dalla cui tempestività dipendeva la conservazione di un bene fisico
fondamentale, poneva i pazienti in una condizione psicologica di sostanziale
“costrizione”, tale da limitarne gravemente la libertà di autodeterminazione, sí da
accettare di pagare privatamente il medico per essere sottoposti all’intervento presso
la struttura pubblica.

Attraverso il predetto modus operandi, si era determinata una “privatizzazione” del
reparto di Oculistica, con evidenti ricadute negative sulla qualità del servizio pubblico
offerto, stante la dilatazione dei tempi di attesa per accedervi.
Le indagini, infine, hanno permesso di riscontrare che cinque medici, nonostante
avessero optato per il rapporto di lavoro esclusivo in favore della struttura pubblica
(in tal modo garantendosi la percezione degli appositi emolumenti riservati al
personale medico in regime di esclusività) svolgevano attività extra-istituzionale
presso studi e cliniche private, anche convenzionate con il Servizio sanitario
nazionale, con correlativo danno, per l’Azienda ospedaliero-universitaria e/o per
l’Università degli studi Magna Graecia di Catanzaro, complessivamente pari a
984.762,23 euro.
Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari.

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