“Credo che non ci sia sogno più bello di un mondo dove il pilastro fondamentale dell'esistenza è la fratellanza, dove i rapporti umani sono basati sulla solidarietà, un mondo in cui siamo tutti d'accordo solla necessità della giustizia sociale e ci comportiamo di conseguenza” - Luis Sepúlveda
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Dalla lirica al jazz, dal pop alla danza classica: le “Connessioni” del XXI Festival d’autunno in 24 grandi eventi

Sono le “Connessioni”, quelle tra culture, popoli, generi musicali, tradizioni, il fil rouge del ventunesimo cartellone del Festival d’autunno, presentato questa mattina nella Sala Verde della Cittadella regionale dal direttore artistico Antonietta Santacroce. «Sono i ponti ideali che creano unioni e collaborazioni tra tradizioni, artisti e Paesi diversi – ha spiegato Santacroce –. Ma per il Festival sono anche quelle connessioni che permettono alle persone di unirsi tra loro, di condividere esperienze e celebrare la ricchezza della diversità culturale, dando anche la possibilità ai suoi spettatori di confrontarsi con gli stessi grandi ospiti presenti in cartellone».

Ventiquattro gli appuntamenti previsti tra musica classica, jazz, pop, danza classica e contemporanea, teatro, lirica, masterclass, incontri con gli artisti, conferenze, con ben sette prime nazionali, cinque coproduzioni e due produzioni originali. Come per le ultime edizioni il Festival avrà due anteprime a Soverato e una a Montauro: il 16 agosto all’arena all’aperto del Teatro Comunale ci sarà il concerto di Fabio Concato, mentre il 22 nella stessa location spazio alla comicità tutta del sud di Uccio De Santis, in scena con “Non so che fare prima”.

Due giorni dopo, il 24 agosto, ci si sposterà alla Grangia di Montauro dove si terrà la prima nazionale, realizzata in coproduzione con il Festival d’autunno, dello spettacolo musicale TaraGnawa il progetto musicale affascinante e innovativo che coniuga le radici della Tarantella calabrese con la ricca tradizione musicale degli Gnawa, originaria del Nord Africa, in particolare del Marocco.

Per il mese di ottobre, poi, come di consueto il Festival ritornerà nella sua cornice d’elezione, il centro storico di Catanzaro. Anche quest’anno si svilupperà in alcuni tra i luoghi più rappresentativi della città – il Teatro Politeama, il Complesso del San Giovanni, Palazzo Santa Chiara, la chiesetta di Sant’Omobono -, proponendo una nuova formula: il concept del cartellone del XXI Festival d’autunno prevede infatti 6 fine settimana tematici, tra il 3 ottobre e il 3 novembre, che mettono sì insieme spettacoli e appuntamenti vari ma pensati per un coinvolgimento economico del territorio.

«Sul sito del Festival – ha spiegato il direttore Santacroce – sono riportate tutte le convenzioni previste con hotel e ristoratori della città che riserveranno tariffe vantaggiose appositamente rivolte al nostro pubblico». L’obiettivo del Festival, che quest’anno ha anche la certificazione “green” di Legambiente, per una migliore gestione delle risorse e per il rispetto per l’ambiente, è quello di creare pacchetti turistici appetibili anche «per un pubblico proveniente da fuori regione che potrà ancora approfittare delle belle giornate di ottobre per godere del mare e delle bellezze naturali del territorio, oltre che partecipare agli eventi in programma».

Nello specifico, nel primo fine settimana dal 3 al 5 ottobre ci sarà la lirica: si partirà dal quartiere più antico della città, la Grecìa per raccontare la storia e le caratteristiche della produzione artigianale serica che la caratterizzò in un passato neanche troppo lontano, con una mostra introdotta dal professore Oreste Sergi Pirrò; quindi ci sarà una produzione originale del Festival sul leggendario mercante di seta Marco Polo, per finire, nel centenario della morte di Giacomo Puccini, con galà dedicato al compositore toscano e all’opera Turandot, allestita in coproduzione con il Teatri di Pietra Festival.

Grande Jazz in scena l’11 e il 12 ottobre con una prima nazionale assoluta, Timba Jazz della straordinaria vocalist cubana Aymée Nuviola, il concerto in trio di Trilok Gurtu, Omar Sosa e Maria Pia De Vito, oltre a un tributo a Chick Corea, pianista indimenticabile che aveva origini calabresi.

Ci sarà poi anche spazio per la grande danza nel fine settimana del 19 ottobre quando in piazza Prefettura ci sarà una spettacolare lezione all’aperto con un professionista della danza internazionale, quindi sono previsti nella stessa serata ben due spettacoli, il primo con la compagnia di danza contemporanea Ocram Dance Movement, il secondo un vero e proprio omaggio alla Parigi delladx Belle Époque con il Balletto del sud.

Il 26 ottobre, toccherà al teatro con un ricordo di Lucio Dalla con la voce narrante di Cesare Bocci realizzato in coproduzione con il Festival Componimenti di Primavera e a Federico Buffa con la sua “Milonga del fútbol”.

Il 30 e il 31 ottobre ci sarà la due giorni dedicata alla città di Napoli, con il musical dei record “Mare fuori”, un omaggio alla canzone partenopea e alla sua musica del ‘700.

In chiusura, il 3 novembre ci sarà Music in the city con un aperitivo in musica prima di pranzo, e in serata il concerto di Irene Grandi che ha scelto il Festival d’autunno per aprire il suo nuovo tour “Fiera di me” che celebrerà il trentennale della sua carriera.

«Tonia Santacroce è realisticamente una illuminata soprattutto per il coinvolgimento del centro storico della città e per promuovere la sua storia», ha affermato il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone Pietro Falbo.

«Servono bravi operatori culturali come Tonia Santacroce per promuovere il nostro essere – ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi -. Dobbiamo trovare la nostra cifra, e il Festival d’autunno è il risultato dell’attenzione alla nostra storia e alla nostra cultura».

Per il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il Festival d’autunno è «straripante, scoppiettante, affascinante, come la sua ideatrice. Questo festival continua ininterrottamente a crescere, è evidente. È il festival della città». «Spero diventi sempre più il Festival della regione, credo infatti che l’idea dei weekend tematici possa creare una promozione non indifferente per la nostra terra», gli ha fatto eco il direttore Santacroce.

Accorato il saluto del vice presidente della Regione Calabria Giusy Princi, che non ha esitato a definire la dottoressa Santacroce, «una grande direttrice artistica. Questo è il festival della Calabria, è vero, perché sa raccontare e narrare le nostre bellezze culturali e paesaggistiche, e la chiave degli eventi è proprio questa, la destagionalizzazione. Ho bisogno di queste realtà che ci permettono di dare un’impronta significativa all’immagine della nostra regione a livello europeo, dando lustro alla nostra regione».

Dopo un’anteprima di tre serate, come di consueto il Festival ritornerà nella sua cornice d’elezione, il centro storico di Catanzaro. Anche quest’anno si svilupperà nei luoghi più rappresentativi della città, proponendo una nuova formula: il cartellone del XXI Festival d’autunno si svolgerà infatti in 6 fine settimana tematici, tra il 3 ottobre e il 3 novembre, mettendo insieme spettacoli e momenti che incontrano i gusti più ampi. Ci saranno la lirica (5 Ottobre), il jazz (11-12 Ottobre), la danza (19 Ottobre), il teatro (26 Ottobre), l’omaggio alla cultura napoletana (30-31 Ottobre), il pop (3 Novembre).

Connessioni è un cartellone originale e intrigante con ben nove prime nazionali, sei coproduzioni e due produzioni originali, in grado di coinvolgere con i suoi spettacoli e le sue numerose anteprime nazionali, il pubblico di tutte le età, dai più giovani ai più agée.

Lo grande musica torna in scena: bentornati al Festival d’Autunno!

VENERDÌ 16 AGOSTO / ORE 22:00

ARENA TEATRO COMUNALE SOVERATO

FABIO CONCATO MUSICO AMBULANTE TOUR

Fabio Concato – Voce

Ornella D’Urbano – Piano e tastiere

Gabriele Palazzi Rossi – Batteria

Stefano Casali – Basso

Larry Tomassini – Chitarre

Un imperdibile appuntamento con la grande musica italiana d’autore. Fabio Concato guida il pubblico in un viaggio carico di ricordi ed emozioni tra i suoi successi, attraverso atmosfere musicali inedite, tutte da scoprire, dalle prime canzoni fino ai brani più recenti. “Musico Ambulante Tour” è l’occasione per ascoltare non solo i grandi successi di Concato ma anche tanti altri brani del suo ricco repertorio: da Domenica bestiale, Fiore di Maggio, Guido piano, Rosalina a 051222525, Sexi tango, Gigi e tanti altri ancora.

Fabio Concato è un interprete unico nella scena musicale italiana. Nel corso degli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio importante, narrando in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità. Nostalgie, ricordi, speranze, rivelazioni e confessioni appena delineate, lampi d’allegria contagiosa e momenti di grande tenerezza popolano il mondo delle sue canzoni spesso simili a foto, illustrazioni e annotazioni in un diario della memoria, che è sempre riuscito a fare breccia nell’immaginario e nella sensibilità del pubblico.

GIOVEDÌ 22 AGOSTO / ORE 22:00

AREA PORTO CATANZARO

UCCIO DE SANTIS

NON SO CHE FARE PRIMA

CON UCCIO DE SANTIS, UMBERTO SARDELLA, ANTONELLA GENGA, GIACINTO LUCARIELLO

Due ore di divertimento in un mix esplosivo di monologhi e sketch a quattro, un viaggio attraverso gag irresistibili e racconti di vita vissuta. È “Non so che fare prima” il nuovo spettacolo di Uccio De Santis, il comico “per vocazione” che prosegue così il suo inarrestabile successo, in continua ascesa: su Facebook ha una fan page official con oltre 2 milioni di follower, una pagina YouTube con milioni di visualizzazioni, boom di audience per la sitcom Mudù, un tour live da record nell’ultima stagione con oltre 100 date in tutta Italia. Lo show che porterà in scena al Festival racconta la sua vita, passando dagli esordi per vincere la timidezza, ai primi innamoramenti, sino ad arrivare al suo grande amore: il teatro.

Un viaggio nei ricordi, che dipinge tanti gustosi quadretti familiari: il padre che lo voleva avvocato, la madre che lo voleva bravo ed educato. Non necessariamente in quest’ordine, perché Uccio non sa mai cosa fare prima. In ogni caso, pure invertendo l’ordine delle battute, l’effetto comico non cambia.

In questa avventura Uccio De Santis sarà accompagnato da Umberto Sardella, Antonella Genga e Giacinto Lucariello, volti storici del programma televisivo Mudù.

SABATO 24 AGOSTO / ORE 22:00

GRANGIA – MONTAURO

TARAGNAWA

MOROCCAN TARANTELLA

PRIMA NAZIONALE – COPRODUZIONE ORIGINALE DEL FESTIVAL D’AUTUNNO

Mohcine Ramdan – Voce, gwimbrì, oud

Osama El Karrichi – Chitarra acustica, tbal, voce

Alessandro DarsinosDarabukka, bendir, rik

Mohammed Ezzaime El Alaoui – Violino, qraqeb, voce

Danilo Gatto – Voce, organetto, zampogna

Antonio Critelli – Lira calabrese, pipita, zampogna, voce

Francesco Loccisano – Chitarra battente, voce

Filippo Scicchitano – Contrabasso

TaraGnawa è un progetto musicale affascinante e innovativo che coniuga le radici della Tarantella calabrese con la ricca tradizione musicale degli Gnawa, originaria del Nord Africa, in particolare del Marocco. Questa fusione unica è il risultato della collaborazione di musicisti talentuosi che abbracciano la diversità culturale e musicale, creando un ponte sonoro tra due tradizioni apparentemente distanti. Questo progetto non solo rispetta le radici culturali delle due tradizioni, ma le arricchisce, aprendo nuove strade di esplorazione musicale e di comprensione reciproca. TaraGnawa è un esempio eloquente di come la musica possa superare i confini geografici e culturali, creando un ponte emotivo tra le persone. La sua capacità di unire la Tarantella vibrante con la spiritualità profonda degli Gnawa offre un’esperienza musicale unica che incanta e ispira, dimostrando la potenza della musica nel creare connessioni significative tra le culture del mondo.

CONNESSIONI

Dal 2003 Festival d’autunno trasforma Catanzaro in unico palcoscenico: dalle chiese ai teatri, dalle piazze ai chiostri, al paesaggio naturale, contribuisce alla celebrazione e alla riscoperta della Città e del suo territorio, come crocevia di popoli e culture.

Anche quest’anno con artisti e formazioni di calibro internazionale, il cartellone spazia tra linguaggi performativi, le cui connessioni si dipanano tra meandri di vicoli, viuzze e scorci d’incomparabile bellezza del centro storico. Il Festival è in tal modo volàno di sviluppo turistico ed economico del territorio: i grandi nomi in cartellone e una programmazione unica e originale attraggono gli spettatori e i visitatori per l’originalità della proposta culturale miscelata alla valorizzazione di location suggestive e ad artisti di indiscusso prestigio internazionale. Sono un valore aggiunto anche le numerose produzioni e coproduzioni originali in cartellone oltre all’opportunità di confronto con i grandi protagonisti della scena nazionale e internazionale, grazie alle masterclass con Luca Masala, Fredy Franzutti, Omar Sosa, Trilok Gurtu, Aymée Nuviola, in linea con lo spirito delle “connessioni” che quest’anno caratterizzeranno il Festival.

LA VIA DELLA SETA

PUCCINI 100. DA MARCO POLO A TURANDOT

3-6 OTTOBRE

In occasione dei 100 anni della morte di Giacomo Puccini, il festival omaggia il Maestro con un intero fine settimana a lui dedicato, unendo un grandioso allestimento lirico, Turandot, preceduto dalla guida all’ascolto tenuta da Marco Calabrese e da un Galà lirico che ripercorre, con una compagine d’eccezione, le più belle arie di Boheme, Madama Butterfly, Tosca.

Il Festival inaugura omaggiando anche la storia della Città, partendo proprio dal suo quartiere più antico: la Grecìa. È nella Grecìa infatti che nacque l’arte della seta, che dal medio evo all’età moderna rese famosa Catanzaro, per la qualità della fibra e la raffinatezza della tessitura. Le famiglie nobiliari catanzaresi si tramandano da generazioni gli antichi damaschi che il professore Oreste Sergi Pirrò presenta ripercorrendone la storia e le caratteristiche. La seta è quindi il fil rouge che unisce la storia di Catanzaro a quella del leggendario mercante di seta Marco Polo, protagonista di una produzione originale del Festival, all’opera Turandot, ambientata come è noto a Pechino “nel tempo delle favole” e caratterizzata dai preziosi costumi di seta e dai Pekin di cui parlerà lo storico Oreste Sergi nella sua conferenza.

GIOVEDÌ 3 OTTOBRE / ORE 18:00

SALA CONCERTI PALAZZO SANTA CHIARA

TURANDOT E L’OMBRA DI UN SORRISO

RACCONTI, ASCOLTI E LETTURE

CON MARCO CALABRESE, divulgatore musicale e cantante

Ad aprire il programma del XXI Festival d’autunno sarà una conferenza dedicata a uno tra i maggiori compositori italiani, nell’occasione del centenario dalla sua morte: Giacomo Puccini. Al Piccolo del Teatro Politeama sarà possibile assistere a un approfondimento sulla figura del musicista toscano e della sua opera con particolare attenzione a “Turandot”, che andrà in scena il giorno successivo. Ad accompagnare il pubblico, in una guida all’ascolto dell’ultima opera pucciniana, che ne racconterà genesi, struttura e composizione, sarà Marco Calabrese, divulgatore di cultura musicale nonché cantante lirico.
Noto per le sue opere ricche di emozioni, dramma e melodie indimenticabili, Giacomo Puccini nacque a Lucca in una famiglia di musicisti, mostrando fin da giovane un talento straordinario. Dopo aver studiato al Conservatorio di Milano, iniziò a comporre opere che presto conquistarono il pubblico e la critica: “La Bohème”, “Tosca”, “Madama Butterfly” , “Turandot” ne sono un esempio. La musica di Puccini è caratterizzata da una profonda sensibilità melodica, una grande capacità di descrivere le emozioni umane e un’abilità straordinaria nel creare atmosfere suggestive. Le sue opere hanno influenzato in modo significativo lo sviluppo del genere operistico, e ancora sono tra

le più rappresentate nei teatri di tutto il mondo.

VENERDÌ 4 OTTOBRE / ORE 18:00

SALA CONCERTI PALAZZO DE NOBILI

IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA MORTE DI GIACOMO PUCCINI (1858-1924)

GALÀ LIRICO

OMAGGIO A PUCCINI

PRIMA NAZIONALE – PRODUZIONE ORIGINALE DEL FESTIVAL

Giorgia Teodoro Soprano

Alessandro D’Acrissa Tenore

Giovanni Mazzuca Piano e arrangiamenti

Giuseppe Arnaboldi Violino

Sabina Fedele Viola

Nel centenario della morte di Giacomo Puccini, proponiamo un Galà che ne celebra l’assoluta grandezza attraverso l’esecuzione dei brani più famosi e più amati dal pubblico di tutto il mondo. Musiche che, hanno sempre la capacità di emozionare, di scatenare sentimenti, commuovere, esaltare, appassionare. Le arie tratte da Turandot”, “Bohème”, “Madama Butterfly”, “Tosca”’ sono interpretate dal soprano Giorgia Teodoro e dal tenore Alessandro D’Acrissa, l’accompagnamento invece è affidato al trio Fonè dei maestri Sabina Fedele (viola), Giuseppe Arnaboldi (violino) e Giovanni Mazzuca (pianoforte). Quest’ultimo è anche l’autore delle trascrizioni delle musiche.

Enfant prodige, Giovanni Mazzuca ha vinto concorsi nazionali e internazionali e ha inciso anche per la radio nazionale. Giuseppe Arnaboldi, al violino e Sabina Fedele alla viola, sono musicisti con all’attivo collaborazioni con numerose orchestre, come quella del Teatro alla Scala di Milano, dell’Arena di Verona, del Regio di Parma. Alessandro D’Acrissa, tenore e attore vanta numerose partecipazioni a trasmissioni televisive Rai, oltre che a produzioni liriche in tutta Italia; il soprano Giorgia Teodoro è vincitrice di concorsi nazionali e internazionali, con prime esecuzioni assolute in Italia e all’estero.

SABATO 5 OTTOBRE / ORE 11:00

ORATORIO DEL CARMINE

I PEKIN E LA VIA DELLA SETA:

DALLA CINA A CATANZARO

A CURA DI ORESTE SERGI PIRRÒ STORICO E CURATORE DELLA MOSTRA

CONFERENZA STAMPA E INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA

Un evento espositivo di grande importanza attraverso il quale Catanzaro, ricontestualizzando parte

dei “suoi” tessuti, i damaschi, ritrova la sua storia. Le antiche coperte di damasco, alla base del patrimonio dotale delle donne catanzaresi, costituiscono la nobiltà e la tradizione di antichi capitoli matrimoniali che, nei secoli, hanno trasformato un semplice “capo” di uso domestico, in un simbolo identitario della cultura cittadina, tanto da essere celebrato dallo stesso Leonida Répaci in un suo famoso poema nel quale lo scrittore palmese scrive: «Quando fu il giorno della Calabria, Dio diede a Reggio il bergamotto… a Cosenza l’Accademia… a Catanzaro il damasco».

Un tessuto, quindi, che nella storia, ma più semplicemente nell’immaginario collettivo della città, rappresenta trama e ordito di un antico blasone la cui peculiarità, nei diversi pattern disegnativi delle diverse epoche e nei colori, è quella di simboleggiare l’identità “popolare” e storico-culturale di Catanzaro. L’evento è accompagnato da una conferenza sulla storia tessile catanzarese, ma avrà come focus una particolare tipologia di tessuti legati alla moda della chinoiserie e dei “pekin” attestata in Italia nel ‘700 e documentata, tra virtuosismi di colori e fantasie orientaleggianti, nella ricercatezza di moduli esornativi di alcuni paramenti sacri custoditi non solo nelle sagrestie catanzaresi, ma anche nelle più importanti collezioni museali calabresi.

SABATO 5 OTTOBRE / ORE 18:00

CHIOSTRO PALAZZO SANTA CHIARA

MY JOURNEY TO BEIJING.

STORIA D’AMORE TRA MARCO POLO E HAO DONG

PRODUZIONE ORIGINALE DEL FESTIVAL

Alessandro Meacci Piano

Erica Salbego Voce

In occasione dei 700 anni della morte di Marco Polo (Venezia, 1254 –1324), il compositore e pianista Alessandro Meacci presenta una produzione originale appositamente ideata per il Festival d’autunno, un omaggio alla storia d’amore, considerata una Romeo e Giulietta d’Oriente, fra il viaggiatore della Serenissima e la principessa Hao Dong – figlia dell’imperatore Kublai Khan, nipote del famigerato Gengis Khan. Meacci ripercorre musicalmente le tappe del percorso che portò il navigatore da Venezia alla Cina, l’incontro con l’amata, il rientro in Patria da eroe e le tappe del loro rapporto fino alla morte per errore della donna, giunta a Venezia, dopo aver lasciato il suo amato Oriente.

In scena con Alessandro Meacci ci sarà Erica Salbego, performer, autrice, musicista e conduttrice radiofonica, che, in una originale scenografia appositamente creata, intreccerà i testi con la musica originale, appositamente composta, che avrà nuances moderne legate ai ritmi e alle melodie d’Oriente, in chiave easy-listening.

SABATO 5 OTTOBRE / ORE 21:00

TEATRO POLITEAMA

IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA MORTE DI GIACOMO PUCCINI (1858-1924)

TURANDOT DI GIACOMO PUCCINI

Opera lirica in tre atti su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni

COPRODUZIONE ORIGINALE CON TEATRI DI PIETRA FESTIVAL

Orchestra Filarmonica della Calabria

Coro Lirico Siciliano

Turandot Chrystelle di Marco

Calaf Eduardo Sandoval

Liu Leonora Ilieva

Tamur Riccardo Bosco

Ping Alberto Munafò Siragusa

Pang Federico Parisi

Pong Davide Benigno

Maestro del coro Francesco Costa

Mise en espace Salvo Dolce

Maestro concertatore e direttore Filippo Arlia

La produzione lirica è realizzata dal Festival in collaborazione con due grandi realtà italiane: il Coro Lirico Siciliano e l’Orchestra Filarmonica della Calabria. Il Coro Lirico Siciliano ha al suo attivo produzioni in Italia, Europa, Asia, Africa; collaborazioni con alcuni tra i più importanti direttori, registi e cantanti del mondo, e opere trasmesse in mondovisione Rai, Sky e nei circuiti cinematografici di tutto il globo.
L’Orchestra Filarmonica della Calabria, diretta da Filippo Arlia, è una formazione che vanta collaborazioni con alcuni dei musicisti più famosi al mondo, come Michel Camilo, Ramin Bahrami, Sergej Krylov, Ilya Grubert, Sergei Nakariakov, Yuri Shiskin, Dimitra Theodossiou, José Carreras. Nel ruolo eponimo ci sarà il soprano italo francese Chrystelle Di Marco, stella acclamata dalla critica europea e considerata tra le voci drammatiche di maggior spessore al mondo. Sarà, invece, il tenore spagnolo Eduardo Sandoval a dare voce al principe Calaf, mentre per il ruolo di Liu ci sarà il soprano bulgaro Leonora Ilieva.

TIME IN JAZZ

11 – 12 ottobre

Il grande jazz internazionale approda a Catanzaro in questa fantastica due giorni impreziosita da artisti di fama planetaria. La sezione riservata al jazz è un’occasione unica per assistere a concerti di straordinaria bellezza, tra i quali Timba jazz in prima nazionale assoluta, e per conoscere personalmente personaggi del calibro di Aymée Nuviola, Maria Pia De Vito, Omar Sosa, Trilok Gurtu, entrati di diritto nella storia del Jazz internazionale, pur essendo ancora in piena attività. Ascolteremo gli standard che li hanno resi famosi nel mondo, ma anche, durante le masterclass, i loro segreti artistici e tecnici e le molteplici esperienze personali che li hanno resi protagonisti assoluti nel mondo.

Infine un sentito omaggio sarà riservato allo straordinario pianista Chick Corea, da poco scomparso, di origini catanzaresi (di Albi esattamente), proponendo una co produzione internazionale del festival fortemente voluta per ricordare le straordinarie doti interpretative e virtuosistiche di Corea, unitamente alla sua capacità di valorizzare gli altri artisti, finalità da sempre perseguita anche dal Festival.

VENERDÌ 11 OTTOBRE / ORE 18:00

PICCOLO DEL POLITEAMA

PROFESSIONE CANTANTE:

INCONTRO CON

AYMÉE NUVIOLA

La prima delle masterclass del XXI Festival d’autunno avrà come protagonista la grande cantante e attrice cubana Aymée Nuviola, il cui volto è l’immagine dell’edizione 2024.
Conosciuta per la sua voce potente e versatile, la musica di Aymée Nuviola fonde influenze di generi come la salsa, il jazz, il pop e il soul, creando un sound unico e coinvolgente che ha conquistato un vasto pubblico in tutto il mondo.
Il successo di Aymée Nuviola come artista è iniziato a prendere forma negli anni ’90, quando ha iniziato a lavorare con diverse band e gruppi musicali a Cuba. La sua carriera ha preso una svolta significativa quando ha ottenuto il ruolo di Celia Cruz in una produzione basata sulla vita della leggendaria regina della salsa. La sua interpretazione le è valsa ampi consensi e ha contribuito a consolidare la sua reputazione come una delle voci più potenti e versatili della scena musicale cubana. Musicista, cantante, pluri-vincitrice di Grammy Awards, Aymée Nuviola non a caso è chiamata “La Sonera del Mundo”. In lei, vive la musica latina in tutte le sue varietà, in lei trova voce Cuba, la sua isola natale. La storia della “ Sonera del Mundo” percorre tutti i generi musicali da Debussy alla bossa nova, dal jazz al cuban son, dal bolero al fílin.
La rivista People en español l’ha eletta come una delle 25 donne latine più potenti degli Stati Uniti, la rivista Hola tra le donne latine più influenti.
Nel corso dell’incontro, ad ingresso gratuito, Aymée Nuviola si racconterà ai musicisti e

appassionati che parteciperanno riservando per loro consigli e aneddoti sulla sua straordinaria carriera.

VENERDÌ 11 OTTOBRE / ORE 21:00

TEATRO POLITEAMA

AYMÉE NUVIOLA

TIMBA JAZZ

PRIMA NAZIONALE

Aymeè Nuviola Voce

Kemuel Roig Piano

Lowell Ringel Basso

Hilario Bell Batteria

Julian Avila Chitarre

Nieder Jose “Majito” Aguilera Percussioni

Aymée Nuviola presenterà al XXI Festival d’autunno in prima mondiale assoluta il suo nuovo progetto “Timbajazz”. La timba è una evoluzione della musica tradizionale cubana e del jazz latino, fatta di improvvisazione, basata su son, rumba e mambo, che trae ispirazione dal jazz americano, altamente percussiva, con sezioni complesse.
Il progetto Timbajazz di Aymée Nuviola presenterà al pubblico in una nuova veste le versioni classiche della musica cubana, in una squisita fusione di jazz e timba, generando un’atmosfera afro-cubana molto potente e accurata.

Classici come “Ay mamà Inés”, “El jamaiquino”, “La negra tomasa”, “Dale tumba”, “Ese atrevimiento”, “20 años”, “Échale salsita & el taxista”, saranno tutti eseguiti in maniera particolare grazie al virtuosismo di Aymée Nuviola e del suo quintetto che doneranno una nuova freschezza a queste meraviglie della musica cubana. Timbajzz è un omaggio esclusivo e doveroso, al jazz e alla timba cubana.

SABATO 12 OTTOBRE / ORE 18:00

CHIOSTRO SAN GIOVANNI

CO PRODUZIONE ORIGINALE DEL FESTIVAL CON AMERSFOORT FEST E SICILIA JAZZ FEST

CHICK COREA:

A SPANISH HEART

Fabio Lannino Basso elettrico

Salvatore Bonafede Pianoforte

Tommaso Lannino Pianoforte “Children songs

Giuseppe Urso Batteria

Germano Seggio Chitarra

Laura Sfilio Voce e narrazione

Con questa nuova opera contemporanea dedichiamo il giusto tributo a Chick Corea, un immenso musicista di fama internazionale, di origini calabresi, che ha dimostrato, nella sua lunga carriera di essere non solo un grande virtuoso ma anche un talento capace di trovare altri talenti, valorizzandoli oltre ogni aspettativa.

Il concerto è un viaggio nella musica di Corea, attraverso storie ed aneddoti della sua vita. Una nuova opera contemporanea multidisciplinare portata in scena da un manipolo di ottimi jazzisti, capitanati da Salvatore Bonafede. Laura Rotella, in qualità di narratrice e cantante completerà il progetto, con le musiche originali composte da Salvatore Bonafede, in collaborazione con Fabio Lannino, mentre i testi originali sono scritti da Gery Palazzotto. In scaletta tra gli altri, riarrangiamenti di La Fiesta, Spain,Windows, 500 Miles High, Sea Journey, Sicily.

SABATO 12 OTTOBRE / ORE 19:00

FOYER DEL POLITEAMA

PROFESSIONE MUSICISTA:

INCONTRO CON

OMAR SOSA E TRILOK GURTU

Un’occasione unica per incontrare e confrontarsi con due eccezionali artisti di fama mondiale, Omar Sosa e Trilok Gurtu.

Omar Sosa è un pianista e compositore cubano, noto per la sua capacità di mescolare diverse influenze musicali, dal jazz alla musica tradizionale cubana, creando un suono unico e coinvolgente. Musicista planetario che meglio rientra nella world music, nella sua classificazione più ampia, Sosa realizza un linguaggio jazz globale ma esaustivo, stilisticamente unico, che celebra la diversità delle anime della musica delle Americhe e oltre, coltivando sempre un’intima connessione con le sue radici afro-cubane.
Trilok Gurtu è un percussionista indiano di fama mondiale, con una vasta esperienza nel mondo

della world music e della jazz fusion: ha sviluppato la più incredibile tecnica percussiva e l’ha poi condivisa con artisti di ogni provenienza geografica ed estrazione stilistica. Il suo esuberante colorismo ritmico è un punto di incontro tra cultura orientale e occidentale: la world music pare l’habitat più naturale per il percussionista, che comunque non si tira indietro davanti al jazz, il rock, il pop.

Durante l’incontro, i due artisti condivideranno la loro esperienza e la loro visione della musica, esplorando temi come l’importanza della multiculturalità nella creazione artistica, l’uso della tradizione come fonte di ispirazione e la ricerca di un linguaggio musicale personale e autentico. I partecipanti avranno l’opportunità di immergersi nel mondo affascinante di Sosa e Gurtu, incontrando i due grandi maestri e approfondendo la propria conoscenza del mondo della world music e del jazz.

SABATO 12 OTTOBRE / ORE 21:00

TEATRO POLITEAMA

MATER

Maria Pia De Vito Voce, elettronica

Omar Sosa Pianoforte, tastiera, elettronica

Trilok Gurtu Percussioni, batteria

Un progetto transculturale tra India, Cuba e Mediterraneo di tre grandi improvvisatori, che si dipana sul filo rosso che collegava le civiltà delle origini del mondo: Il culto della Dea Madre. Che il suo nome fosse Mata Devi, Parvati, Lakshmi, o Oshun o Yemaya, Ashtar, Thiamat, Atena, Diana o Artemide, Potnia theron, Demetra, il principio femminino era sacro, la natura venerata, la donna sacra in quanto generatrice di vita, capace di nutrirla e sostenerla col proprio corpo. Espressione non di un principio di matriarcato, ma di civiltà in cui prevaleva la sacralità della concordia e dell’equilibrio tra femminile e maschile, e il rispetto della pace e della vita.

Il progetto “Mater” è un viaggio musicale che esplora temi universali attraverso una fusione di jazz, world music e influenze etniche. Insieme ai due straordinari musicisti Omar Sosa e Trilok Gurtu ci sarà la voce di Maria Pia De Vito,  una delle voci più versatili e apprezzate del panorama musicale italiano, famosa per la sua abilità nel mescolare jazz, musica tradizionale e improvvisazione. La collaborazione tra questi tre artisti promette di regalare al pubblico una serata di grande intensità emotiva e straordinaria bellezza musicale. Con la loro maestria e il loro carisma, Sosa, De Vito e Gurtu trasporteranno gli spettatori in un’esperienza sonora unica e affascinante.

LA FESTA DELLA DANZA

19 ottobre

La danza è la protagonista di questa giornata unica, fatta di spettacoli dal vivo, incontri, open class per allievi e appassionati di tutte le età. Bellezza, cultura e divertimento dedicati agli amanti della danza, per ammirare, divertirsi e stare insieme in una città trasformata in una dance hall accessibile a tutti. Un percorso articolato che inizia con una lezione aperta, in cui si offrirà la straordinaria possibilità ai ballerini di farsi conoscere, di stare insieme e confrontarsi con colleghi provenienti da ogni dove; e agli appassionati di mettersi alla prova vivendo per un giorno l’emozione e il coinvolgimento anche fisico della grande danza. A seguire ci saranno due spettacoli di danza diametralmente opposti: uno contemporaneo “Plus ultra” con la compagnia Ocram e uno classico “Gaîté parisienne di Balletto del Sud che si terranno rispettivamente nel chiostro del San Giovanni appositamente trasformato da giochi di luci e laser in un contenitore futuribile, e nel teatro Politeama, dove andrà in scena la grande danza con decine e decine di fondali dipinti a mano, scenografie grandiose, 50 ballerini vestiti con costumi magnificenti: insomma un grandioso allestimento coprodotto dal Festival con Balletto del sud per omaggiare il periodo d’oro parigino, quello del Can can e della Belle Époque.

SABATO 19 OTTOBRE / ORE 16:00

PIAZZA PREFETTURA

LEZIONE APERTA DI DANZA

Decine di ballerini in bianco alla sbarra, sulle note di un pianoforte in piazza Prefettura a Catanzaro, parteciperanno a una lezione unica rivolta a danzatori e semplici appassionati, provenienti da tutta Italia per questa esperienza insolita e affascinante. Nel cuore del centro storico di Catanzaro, ballerini e aspiranti tali sono invitati a partecipare a questa lezione all’aperto, un’occasione irripetibile per condividere la passione per il movimento e per l’arte della danza.

Un professionista di fama internazionale guiderà i partecipanti in un viaggio attraverso i diversi stili e le diverse tecniche della danza per un’esperienza coinvolgente e unica. La magia della danza del resto è proprio nella capacità di trasformare le emozioni in movimento, di esprimere sentimenti senza parole, di comunicare con il corpo. Attraverso la danza si può entrare in contatto con se stessi e con gli altri in modo autentico e profondo: la libertà, l’espressione creativa e il suo linguaggio universale uniscono le persone, trasmettono gioia e bellezza. Così, è prevedibile che la piazza si riempirà di energia e di allegria, in una celebrazione della danza e dell’arte, un momento di condivisione e di crescita artistica per tutti i partecipanti.

SABATO 19 OTTOBRE / ORE 18:00

CHIOSTRO SAN GIOVANNI

SPETTACOLO DI DANZA CONTEMPORANEA IN PRIMA NAZIONALE

PLUS ULTRA.

OLTRE IL MITO

COMPAGNIA OCRAM DANCE MOVEMENT

Idea Marco Laudani

Regia Marco Laudani e Sergio Campisi

Coreografie Marco Laudani – Glenda Gheller

Il filo conduttore di questa creazione presentata al pubblico per la prima volta, è il mito stesso, che funge da specchio per la condizione umana e le sfide con cui ci confrontiamo costantemente. Esplorando la nozione di hubris, ambizione, vulnerabilità e la ricerca dell’eternità, lo spettacolo offre uno sguardo affascinante e coinvolgente sulla timeless della mitologia e la sua capacità di ispirare e interrogare le generazioni moderne.
Protagonista in scena è la giovane realtà Ocram dance movement, compagnia associata a Scenario Pubblico Centro di rilevante interesse nazionale di Catania, fondata nel 2013 dall’esigenza del coreografo Marco Laudani di esprimere il proprio linguaggio artistico. Ocram è un contenitore di idee con l’obiettivo di raccontare attraverso la danza un’altra realtà; è sperimentazione coreografica; è un differente meccanismo di narrazione che si contraddistingue per un lavoro di ricerca continua.

Ocram dance dal 2016 è invitata in vari festival e teatri in Italia (MarteLive, Miniatures, Vuoti d’aria, Coreografica…mente), Germania (Festival The Wall series vol.2), Usa (Festival Idaco), Argentina (Festival Sumar), Ungheria (Festival SzólóDuó), Portogallo (Quinzena de Dança de Almada), Slovenia (Ljubljana Dance Meeting), Turchia (Istanbul Fringe Festival), Grecia (Pocket Dance Festival).

SABATO 19 OTTOBRE / ORE 19:30

FOYER DEL POLITEAMA

INCONTRO CON

FREDY FRANZUTTI

COREOGRAFO INTERNAZIONALE

Dedicato a ballerini e appassionati di danza è l’incontro con il rinomato coreografo Fredy Franzutti, artista di fama internazionale con una carriera di successo che lo ha portato a collaborare con importanti compagnie e teatri in tutto il mondo.
Coreografo di agile eclettismo, tra i più conosciuti ed apprezzati in Italia e all’estero, dopo un periodo di formazione e di esperienze professionali che lo hanno portato in tutta Europa, ha fondato nel 1995 la compagnia di danza Balletto del sud, composta da professionisti provenienti da tutto il mondo, considerata una delle migliori compagnie italiane d’autore con un linguaggio di

genere che spazia dal contemporaneo, alla rivisitazione moderna dei classici.

Da subito considerato dalla critica come garçon prodige della coreografia italiana, ha creato balletti per il Teatro Bolscioj di Mosca, l’Opera di Montecarlo, per il Teatro dell’Opera di Roma, per il Teatro Bellini di Catania e per diversi eventi di RaiUno come le danze del Concerto di Capodanno del 2004 diretto da Lorin Maazel, trasmesso in eurovisione da Venezia.

Durante l’incontro Fredy Franzutti condividerà la sua esperienza nel mondo della danza e della coreografia, raccontando aneddoti e curiosità legate al suo percorso artistico. Sarà un’occasione unica per scoprire i segreti dietro la creazione di spettacoli coreografici di successo e per comprendere l’importanza dell’espressione artistica attraverso il movimento del corpo.

SABATO 19 OTTOBRE / ORE 11.20 e 21:00

TEATRO POLITEAMA

GAÎTÉ PARISIENNE

LA PARIGI DELLA BELLE ÉPOQUE

CORPO DI BALLO BALLETTO DEL SUD

FREDI FRANZUTTI COREOGRAFO E DIRETTORE DEL BALLETTO DEL SUD

COREOGRAFIE DI FREDY FRANZUTTI

Gaîté parisienne – La Parigi della Belle Époque” è il balletto in un solo atto con le coreografie di Fredy Franzutti sulle note del tedesco Jacques Offenbach, che compose i brani dedicandoli alla spumeggiante Parigi del XIX secolo – sua patria d’adozione.
Lo spettacolo procede per quadri e ricrea le atmosfere della Belle Époque, periodo dorato nel quale Parigi era capitale assoluta e la frenesia spingeva la creatività ai massimi livelli. Le invenzioni, le esposizioni universali, l’elettricità che si percepiva come adrenalina collettiva ed economica generarono una certa libertà dei costumi ripresa perfettamente nello spettacolo che si caratterizza anche per i sontuosi abiti di scena e le ricche scenografie. Attraverso polke, mazurke, walzer e sfrenati cancan, scandito dai tableaux vivant portati in scena da un ensemble di 22 ballerine e ballerini, chanteuse, attrici, ballerine e acrobati, rivivrà quel passato spensierato ed eccitante che celebrava l’arrivo del nuovo secolo e con esso il progresso, la libertà dei costumi, la creatività, l’ottimismo. Lo spettacolo serale sarà preceduto alle 11.30 da una matinée per le scuole.

TRA ORIENTE E OCCIDENTE

26 OTTOBRE

Il teatro e le sue contaminazioni è il fil rouge della giornata che propone un confronto tra la cultura occidentale, attraverso alcuni suoi personaggi-simbolo, e quella orientale.
Un artista emblematico della cultura italiana è il protagonista della produzione originale del festival “4/3/1944… Lucio Dalla”, interpretato da Cesare Bocci, attore di talento amatissimo dal pubblico, accompagnato per l’occasione da musicisti che interpretano le canzoni più importanti dell’artista bolognese, appositamente riarrangiate. Lo spettacolo sottolinea l’importanza dei testi di Dalla, che ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana. Ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi.
Al centro dell’altro spettacolo “La milonga del fútbol” è invece Maradona, uno dei calciatori più famosi al mondo, protagonista dello story-telling di Federico Buffa, che coinvolgerà un target di pubblico eterogeneo, includendo anche quello avvezzo a frequentare più i campi di calcio che i teatri.

SABATO 26 OTTOBRE / ORE 18:00

MUSEO MARCA

COPRODUZIONE CON IL FESTIVAL COMPONIMENTI DI PRIMAVERA

E CON ORCHESTRA SAVERIO MERCADANTE

4 Marzo 1943…LUCIO DALLA!

Cesare Bocci Voce Narrante

Rocco Debernardis Clarinetto

Leo Binetti Pianoforte

Federica Debernardis Testi

Viaggio di musica e parole nella storia di uno dei più grandi cantautori italiani. L’apporto che Lucio Dalla ha saputo dare alla canzone italiana, in anni in cui il nostro Paese si riscopriva e affrontava periodi alquanto delicati, è stato davvero eccezionale. La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop italiano. Da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Dalla ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica, arrivando a vendere oltre 50 milioni di dischi.


Grazie ai suoi testi, Dalla ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana. Ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi.
Volto noto del teatro italiano, famoso per i suoi ruoli nelle fiction televisive di successo come “Elisa di Rivombrosa”, “Provaci ancora prof!”, “Imma Tataranni”, ma soprattutto per aver dato il volto al personaggio di Mimì ne “Il commissario Montalbano”, Cesare Bocci è la voce narrante di un viaggio

compiuto all’interno dell’universo di Lucio Dalla.
Il duo dell’Orchestra Mercadante composto da Rocco Debernardis al clarinetto e Leo Binetti al Pianoforte riarrangia in chiave attuale alcuni dei brani più celebri che diventano il filo conduttore dello spettacolo.

SABATO 26 OTTOBRE / ORE 21:30

TEATRO POLITEAMA

LA MILONGA DEL FÚTBOL

Con Federico Buffa

Alessandro Nidi Pianoforte

Mascia Foschi Canto

La vittoria dell’Argentina ai mondiali arriva al Festival d’autunno con lo spettacolo di Federico Buffa, inventore dello storytelling sportivo, che dopo il recente successo di “Italia mundial” e “Riva De Andrè” torna sul palco per affascinare il pubblico con il viaggio albiceleste in musica e le vicende di tre grandi mancini che hanno fatto la storia del calcio argentino: Omar Sivori, che incantava l’Argentina degli anni ’50 nel pieno del boom economico; Diego Armando Maradona, el pibe de oro, il più grande di sempre, che col suo calcio spettacolo e fantasioso divenne un idolo degli anni ’80-’90 per un popolo che usciva dai problemi della recessione e della dittatura del Generale Videla; Lionel Messi, enfant prodige del calcio moderno, eroe nazionale nell’Argentina che dal default dei primi anni del nuovo millennio è arrivata sul tetto del mondo.

NAPUL’É

OMAGGIO ALLA CULTURA NAPOLETANA

30-31 OTTOBRE

Un fine settimana interamente dedicato alla cultura napoletana nelle sue mille sfaccettature. Una proposta varia in grado di coinvolgere diversi target di pubblico: dai giovani, conquistati da Mare fuori, la serie dei record ambientata a Napoli, e trasmessa con successo in tutto il mondo, alla quale è ispirato l’omonimo musical; a un pubblico più maturo al quale sono dedicati l’appuntamento con Pergolesi e la musica colta del 700, quando Napoli era la capitale culturale d’Europa; e “Accarezzame” un omaggio alla canzone popolare napoletana, che ha reso la Città famosa in tutto il mondo.

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE / ORE 21:00

TEATRO POLITEAMA

MARE FUORI – IL MUSICAL

Sul palco: Andrea Sannino, Antonio Orefice, Maria Esposito, Mattia Zenzola, Giuseppe Pirozzi, Enrico Tijani, Antonio D’Aquino, Giulia Luzi, Carmen Pommella, Emanuele Palumbo, Leandro Amato, Antonio Rocco, Christian Roberto, Giulia Molino, Bianca Moccia, Angelo Caianiello, Pasquale Brunetti, Yuri Pascale Langer, Sveva Petruzzellis, Anna Capasso, Fabio Alterio, Benedetta Vari.

Regia Alessandro Siani

Uno straordinario musical ispirato a Mare fuori, la serie dei record ambientata a Napoli e trasmessa con successo in tutto il mondo. Ambientato nell’Istituto di detenzione minorile Nisida, una sorta di bolla per i “ragazzi interrotti” che ci vivono, e hanno la possibilità di capire chi sono e cosa vogliono al di là di cosa sono stati fuori da quelle mura. Dietro le sbarre, guardando oltre, si affacciano su un mare libero e immenso, una sorta di sogno, di miraggio. La detenzione è ancora più dura guardando il “mare fuori”.
La versione teatrale riprende i temi fondamentali: le motivazioni che hanno portato in carcere i ragazzi, la famiglia distrutta nei suoi valori primordiali, la lotta fra bande, la delinquenza beffarda che trascina una persona non “adulta” a fare determinate scelte.

Una amara riflessione su una sorta di gioventù bruciata, figlia di un destino amaro e inaccettabile.  La trama racconta che, mentre fuori imperversa la guerra dei Ricci contro i Di Salvo, dentro l’istituto i loro rispettivi eredi, Rosa e Carmine, si trovano l’una contro l’altro, ma in modo inspiegabile tra loro sin da subito inizia a scorrere una corrente magnetica che presto si trasforma in un sentimento forte e travolgente.

GIOVEDÌ 31 OTTOBRE / ORE 18:00

CHIESA SANT’OMOBONO

PERGOLESI E L’AMBIENTE

MUSICALE NAPOLETANO DEL ‘700

Con Maria Primerano, musicista e scrittrice

Attraverso le pagine del libro “Pergolesi anima scurdata. Opera buffa” (ed. Helicon) di Maria Primerano, si traccerà la figura del compositore e organista Giovanni Battista Pergolesi, considerato tra i maggiori musicisti italiani della prima metà del XVIII secolo, esponente di spicco dell’epoca barocca e grande rappresentante della scuola musicale napoletana. Il testo della musicista e

scrittrice catanzarese, trae spunto dal culto delle aneme pezzentelle nel cimitero delle Fontanelle a Napoli, preso in prestito dall’autrice per tracciare storie originali legate a questa straordinaria figura della storia della musica. Il tutto con una narrazione che si rifà all’Opera buffa, tra amori, spaventi, giochi di amanti, finzioni, caratteristici di quel genere nato proprio a Napoli, di cui Pergolesi fu maestro con il suo capolavoro “La serva padrona”.

In linea con il ‘700 napoletano, Primerano si soffermerà soprattutto sullo “Stabat Mater” di Pergolesi, fra le più importanti composizioni di musica sacra di ogni tempo, splendido esempio di purezza stilistica, nonché opera di grande vigore espressivo.

GIOVEDÌ 31 OTTOBRE / ORE 21:00

ORATORIO DEL CARMINE

ACCAREZZAME.

CANTI DI AMORE E GELOSIA

Orchestra Sinfonica Brutia

Antonio Francesco Conti Voce e chitarra

Giada De Luca Voce

Francesco Perri Pianista e direttore

Una carrellata di canzoni intramontabili per voce, pianoforte e orchestra che ripercorre l’amore nella canzone napoletana, da “Fenescia vascia” a “Malafemmena”. con arrangiamenti originali e trascrizioni inedite a cura di Francesco Perri.
L’Orchestra Sinfonica Brutia è una nuova ICO tra le dieci riconosciute dal Ministero, nate con la missione di innalzare la qualità dell’offerta musicale nei territori di appartenenza, ma anche e soprattutto di creare una filiera formativa per i tantissimi giovani che, partendo dalle scuole secondare e poi attraverso i Conservatori, possano vedere nella musica l’approdo professionale di anni di impegno e sacrifici senza quella precarietà che ad oggi ancora contraddistingue il settore. Sotto la guida del maestro Perri, compositore e direttore dell’orchestra e del Conservatorio Giacomantonio di Cosenza, l’Orchestra Sinfonica Brutia omaggia la musica napoletana proponendo le più belle canzoni scritte dal 500 ad oggi, alternando arrangiamenti e riscritture inedite di brani d’autore.

UNA DOMENICA SPECIALE.

MUSIC IN THE CITY

3 NOVEMBRE

Luci, musica ed effetti speciali pervadono il centro storico della città che si anima e si trasforma da mattina a sera. Due diverse proposte, per vivere in modo alternativo i luoghi simbolo della Città.

Al mattino l’aperitivo in musica nell’Antica fortezza del San Giovanni con il suo meraviglioso panorama con vista fino al mare e la musica travolgente di Januaria. A sera nel teatro Politeama, luogo simbolo della cultura e dell’intrattenimento, il concerto-evento che omaggia i 30 anni di carriera di una star nazionale amatissima dal pubblico: Irene Grandi, che ha scelto il Festival d’autunno per l’inaugurazione del tour del trentennale.

DOMENICA 3 NOVEMBRE / ORE 12:00

TERRAZZA SAN GIOVANNI

APERITIVO IN CONCERTO

Januaria, voce e chitarra

Sulla terrazza del complesso monumentale San Giovanni, caratterizzata da una vista mozzafiato che si estende dalla città al mare, il Festival d’autunno propone quest’anno una novità: un concerto a mezzogiorno, in orario da aperitivo.
Protagonista di questo insolito appuntamento sarà Januaria Carito, cantautrice e interprete catanzarese, che presenterà al pubblico un percorso tra i suoi brani e quelli del panorama cantautoriale che reinterpreta alla sua personale maniera, con tanta grinta e una voce graffiante.

Januaria ha iniziato il suo percorso musicale già da piccola, ha partecipato al SanremoLab arrivando tra i primi selezionati; ed è stata anche tra i concorrenti, come titolare di banco, della fortunata trasmissione televisiva “Amici”. Negli ultimi dieci anni ha deciso di abbracciare la vita da busker, spostandosi da Bologna a Milano, Firenze, Roma, fino in Spagna, trovando anche il tempo per pubblicare il suo primo album, “L’ammore e l’altre storie”.

DOMENICA 3 NOVEMBRE / ORE 21:00

TEATRO POLITEAMA

PRIMA NAZIONALE

IRENE GRANDI

FIERA DI ME

Irene Grandi Voce

Pippo Guarnera Organo Hammond

Max Frignani Chitarra

Piero Spitilli Basso elettrico

Fabrizio Morganti Batteria

Irene Grandi celebra il suo trentennale con un concerto evento in cui ripercorre la sua lunga storia nel mondo del pop italiano iniziato nel 1994. Una storia composta da canzoni di successo, collaborazioni, ricerca musicale e un’energia unica, arricchita da un nuovo singolo in uscita “Fiera di me”, che dà anche il titolo al nuovo tour. Un concerto che rappresenta il “qui ed ora” di Irene, integra i tanti e preziosi frammenti del suo passato, fotografando quello che artisticamente la rappresenta adesso e proiettandola verso un futuro ricco di progetti. Tra ieri e domani, un presente in cui scoprire, ancora una volta, che “è tutto qui”.

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