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Tavernise propone legge per disciplinare utilizzo dispositivi digitali da parte dei minori: “Numerosi studi hanno evidenziato gli effetti negativi di un uso eccessivo”

“Sono orgoglioso di presentare la mia proposta di legge al Consiglio regionale, volta a disciplinare l’utilizzo di dispositivi digitali funzionanti tramite onde a radiofrequenza e videogiochi da parte dei minori di anni dodici. Questa iniziativa nasce dalla necessità di tutelare la salute psicofisica dei nostri bambini, sempre più esposti ai rischi derivanti da un uso precoce e smodato della tecnologia”.

Così il capogruppo del M5s alla Regione Davide Tavernise. “Numerosi studi scientifici – aggiunge Tavernise – hanno evidenziato gli effetti negativi dell’uso eccessivo di smartphone, tablet e videogiochi nei bambini: ansia, riduzione della concentrazione, disturbi del sonno, ritardi nello sviluppo del linguaggio e alterazioni dell’umore, fino a episodi di aggressività ingiustificata e riduzione delle interazioni sociali con i coetanei. Inoltre, l’eccessiva esposizione agli schermi può provocare danni alla vista, problemi posturali e persino alterazioni cognitive. Con questa proposta di legge, intendiamo introdurre regole chiare per un utilizzo più consapevole della tecnologia. Tra le misure principali previste dal provvedimento c’è il divieto assoluto di utilizzo di dispositivi digitali nei primi tre anni di vita”.

“Superata quell’età – sottolinea il capogruppo regionale pentastellato – si prevedono limitazioni progressive all’uso fino ai dodici anni, con l’obbligo della supervisione di un adulto. Non meno importanza è stata data alla regolamentazione dell’uso dei dispositivi nelle scuole, per garantire che la tecnologia venga impiegata solo a fini didattici e pedagogici. Di particolare importanza il ruolo della pubblica amministrazione in questo obiettivo da realizzarsi con campagne di sensibilizzazione e formazione rivolte a genitori e insegnanti per promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi connessi all’uso smodato della tecnologia. Previste anche delle sanzioni per il mancato rispetto delle disposizioni, con il 60% delle somme raccolte destinate al Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza”.

“La mia proposta non intende demonizzare la tecnologia – prosegue Tavernise – ma promuovere un utilizzo responsabile, consapevole e adeguato all’età, per garantire una crescita equilibrata e armoniosa dei bambini. Sono certo che questa iniziativa possa contribuire in modo significativo alla tutela della salute e del benessere delle nuove generazioni e auspico che il Consiglio regionale possa valutarla con attenzione per il bene delle famiglie calabresi”.

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