“L’erosione costiera che interessa, in particolare e con urgenza, il litorale tirrenico tra Gizzeria, Falerna e Nocera Terinese, oramai è divenuta una vera e propria emergenza ambientale, economica e turistica. Non sono stati inghiottiti dal mare soltanto chilometri di spiagge, ma sono stati colpiti anche abitazioni, strutture ricettive ed anche le strade (prima notevolmente distanti dal mare)”. Lo afferma in una nota Antonello Talerico, consigliere regionale e commissario regionale di “Noi Moderati-Il Grande Centro”.
“Difatti – prosegue – in questi giorni le forti mareggiate hanno causato il crollo di una parte della strada statale 18 Tirrenica, ricadente nel Comune di Nocera, cittadina questa oramai travolta dalle onde da anni, sino al punto che il lungomare non esiste più, poiché il mare ha inghiottito marciapiedi, lampioni, l’anfiteatro ed i chioschi. Anche nel Comune di Falerna gli interventi di messa in sicurezza eseguiti nel 2022 per oltre un milione e seicentomila euro sono serviti a poco o forse a nulla, tant’è che a distanza di poco più di un anno molte spiagge non esistono più e molte attività economiche rischiano di essere spazzate vie dalla furia del mare. Tutto questo produce danno alla Calabria, agli imprenditori, ai cittadini, all’economia ed al turismo”.
“I danni – afferma Talerico – sono stati importanti e continueranno a prodursi se non ci sarà alcun intervento immediato e di messa in sicurezza dei siti, con la conseguenza di incidere gravemente anche sulla futura stagione estiva e sulla regola circolazione dell’utenza stradale in questa parte di Calabria abbandonata da troppo tempo. Possono essere tante le soluzioni, dalla posa di massi a pelo d’acqua o di sabbia, alla creazione delle barriere di protezione per le strutture ricettive, ma anche per le abitazioni e le strade cittadine e provinciali, su un litorale dove il mare ha distrutto tutto e dove per troppi anni si sono attesi interventi risolutivi e dove invece nonostante le risorse impiegate si sono avuti interventi dispendiosi (milioni di euro impiegati in malo modo) senza alcuna utilità (rispetto a queste opere sarebbe il caso che la magistratura ordinaria e contabile procedesse agli opportuni accertamenti!). In questi territori è stato comunque importante l’impegno dei sindaci e degli amministratori del territorio che hanno limitato o comunque tentato di limitare i danni e sollecitato, spesso inutilmente, gli interventi delle autorità e della politica. Ma non è più possibile lasciare soli questi amministratori ed imprenditori. La politica regionale e provinciale deve assumersi ogni responsabilità ed intervenire subito”.
“Il presidente Occhiuto – conclude Talerico – interverrà anche in questa circostanza per rimediare ai tanti errori del passato, o meglio alla indifferenza che la politica ha riservato a questi territori che invece andrebbero valorizzati e ‘sfruttati’ per rilanciare il Turismo, partendo anche dalla questione depurazione”.