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Manovra, Unindustria Calabria: “Preoccupati, trascura il Mezzogiorno”

“Esprimo grande preoccupazione a nome degli industriali calabresi in merito alla legge di Bilancio 2023, approvata dal Governo, lo scorso 21 novembre 2022 per un valore di circa 35 miliardi di euro”. Lo afferma il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara.

Per Ferrara si tratta di “una manovra che trascura tutti gli strumenti agevolativi che hanno consentito al sistema produttivo del Mezzogiorno di mantenere la propria competitivita’ nei mercati, sopravvivendo alle enormi difficolta’ sopravvenute negli ultimi anni. Nella legge di Bilancio – osserva il presidente degli industriali calabresi – non c’e’ traccia, infatti, di nessuna delle agevolazioni previste, fino ad oggi, per il Mezzogiorno. In particolare non e’ stato previsto alcun intervento di proroga per il credito di imposta, per quello correlato alle aree Zes e per gli investimenti nel Mezzogiorno che scadranno il prossimo 31 dicembre. Nonostante si intravedano alcuni spiragli per la Decontribuzione Sud rimane ferma comunque la preoccupazione anche per questa importante misura”.

Secondo Ferrara “cancellare di colpo queste importanti agevolazioni, molto utilizzate dalle imprese del Sud anche alla luce dei recenti dati diffusi dalla Svimez che vede un Sud in recessione, non puo’ che produrre, inevitabilmente, per il Mezzogiorno pesanti conseguenze negative, aggravando una situazione economica gia’ fortemente compromessa dalla pandemia, dai rincari energetici e dalla guerra in Ucraina, a cui si aggiungono, peraltro, anche i pesanti ritardi registrati nell’attuazione del Pnrr. L’inverno demografico che riguarda tanti giovani del Mezzogiorno costretti ad emigrare per mancanza di occasioni di lavoro – sostiene il presidente di Unindustria Calabria – continuera’ senza sosta senza un piano di stimolo agli investimenti produttivi. Appare davvero inverosimile, con l’enorme quantita’ di risorse finanziare stanziate dall’inizio dell’anno per fare fronte alle tante emergenze, non riuscire a destinare un miliardo non per politiche assistenziali, ma per investimenti nell’area piu’ debole del paese. Auspichiamo, quindi – conclude Ferrara – un intervento tempestivo da parte del governo sulla questione per rendere definitive e strutturali queste misure, al fine di rassicurare le imprese”.

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