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Manovra, Bevacqua (PD): “Non si affrontano le emergenze dei calabresi”

“La Manovra di assestamento arrivata ieri in Aula è deludente da più punti di vista e non affronta, ancora una volta, il tema dei residui attivi, il vero nervo scoperto, ormai da anni, dei Bilanci regionali. Eccezion fatta per le risorse messe in campo per i Consorzi di bonifica e per la stabilizzazione dei precari storici, non condividiamo nient’altro nei metodi e nei criteri seguiti”.

Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua.

“Che idea ci si può fare, infatti, della vostra visione – chiede Bevacqua – nel momento in cui, anziché affrontare le vere emergenze sociali ed economiche, ripiega su una politica da noi considerata superata da anni, con la distribuzione di piccole mance a pochi Enti e pochi Comuni? Fra questi c’è anche il mio comune natale, ma questo non mi impedisce certo di porre precise domande. Di quali progetti stiamo parlando? A che stadio sono? Con quali criteri sono stati individuati? Davvero pensate di fare politica concedendo regalie una tantum a questo o quel Comune? Noi siamo per una politica diversa capace di offrire risposte a chi oggi soffre, penso ad artigiani, commercianti e lavoratori precari, ed ha bisogno della vicinanza delle istituzioni”.

“La nostra proposta in Aula – dice ancora Bevacqua – è stata semplice: indirizziamo questo milione e mezzo di mance a pochi Comuni verso la soluzione di un problema davvero urgente e socialmente rilevante. Sappiamo tutti che i fondi destinati ai Consorzi non sono sufficienti. E allora integriamoli, utilizzando proficuamente queste risorse anziché disperderle, e lasciamo perdere una politica logora, piccola e di corto respiro. Ci è stato risposto che avremmo dovuto presentare un emendamento per ottenere questo obiettivo, ma sappiamo tutti che si tratta di una risposta ipocrita e che la volontà dell’Aula è sovrana. Con una reale volontà politica avremmo potuto ottenere un risultato diverso e indirizzato a tutelare gli interessi dei calabresi e non a distribuire prebende elettorali”.

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