La Parrocchia San Nicola di Bari e Santa Maria della Neve e l’Associazione Ape Reggina ASD APS, entrambe guidate da Don Giovanni Gattuso, sono entusiaste di annunciare l’inizio dei preparativi per una straordinaria rievocazione storica che renderà omaggio al miracolo di San Nicola di Bari, in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo Compatrono.
L’evento, che si terrà a Cannavò, si inserisce all’interno di un ampio programma di iniziative religiose e culturali finanziate dal Comune di Reggio Calabria, nell’ambito del programma POC_RC I.3.1.E – contributi per la valorizzazione degli spazi pubblici periferici durante le festività natalizie. Queste iniziative sono volte a valorizzare la tradizione e la storia locale, con particolare attenzione alla figura di San Nicola, noto per i suoi numerosi miracoli e la sua devozione verso la comunità. La rievocazione storica offrirà l’opportunità di rivivere uno dei miracoli più significativi attribuiti al Santo: il celebre miracolo delle tre palle d’oro, che simboleggiano la carità, la generosità e la protezione verso i più poveri e bisognosi. A supporto di questa iniziativa, la Parrocchia e l’Associazione hanno scelto di collaborare con la Sartoria Teatrale Stili D’epoca, diretta dall’Architetto Giuseppe Bruzzese, un team di esperti nella realizzazione di costumi d’epoca, che contribuirà a rendere ancora più suggestiva l’esperienza, dando vita ai protagonisti e ai dettagli storici.
San Nicola nacque probabilmente a Pàtara di Licia, tra il 260 e il 280, da Epifanio e Giovanna che erano cristiani e benestanti. Cresciuto in un ambiente di fede cristiana, perse prematuramente i genitori a causa della peste. Divenne così erede di un ricco patrimonio che impiegò per aiutare i bisognosi. Si narra che Nicola, venuto a conoscenza di un ricco uomo decaduto che voleva avviare le sue tre figlie alla prostituzione perché non poteva farle maritare decorosamente, abbia preso una buona quantità di denaro, lo abbia avvolto in un panno e, di notte, l’abbia gettato nella casa dell’uomo in tre notti consecutive, in modo che le tre figlie avessero la dote per il matrimonio.
Un’altra tradizione non fa riferimento alle figlie del ricco decaduto, ma narra che Nicola, già vescovo resuscitò tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne. Anche per questo episodio san Nicola è venerato come protettore dei bambini. San Nicola è uno dei santi più popolari del cristianesimo e protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati. Morì a Myra il 6 dicembre, presumibilmente dell’anno 343, forse nel monastero di Sion. Come si tramanda da secoli è descritto compiere miracoli in vita e in morte; tale tradizione si consolidò ulteriormente nel tempo, anche per il gran numero di eventi prodigiosi a lui imputati e che si diffusero ampiamente in Oriente, a Roma e nell’Italia meridionale. Le sue spoglie furono conservate con grande devozione di popolo, nella cattedrale di Myra fino al 1087. Grande è la venerazione a lui tributata dai cristiani ortodossi.
Il culto si diffuse dapprima in Asia Minore (nel VI secolo ben 25 chiese a Costantinopoli erano a lui dedicate), con pellegrinaggi alla sua tomba, posta fuori dell’abitato di Myra. Numerosi scritti in greco e in latino ne fecero progressivamente diffondere la venerazione verso il mondo bizantino-slavo e in Occidente, a partire da Roma e dal Meridione d’Italia, allora soggetto a Bisanzio. Secondo la tradizione, Nicola aiutò tre ragazze che non potevano sposarsi per mancanza di dote, gettando sacchetti di denaro dalla finestra nella loro stanza, per tre notti. Per questo è venerato dalle ragazze e dalle donne nubili. Viene festeggiato il 6 dicembre.
Il santo oggi è patrono di marinai, pescatori, farmacisti, profumieri, bottai, bambini, ragazze da marito, scolari, avvocati nonché delle vittime di errori giudiziari. È patrono inoltre dei mercanti e commercianti e per questo la sua effigie figura nello stemma della Camera di Commercio di Bari.
“Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia è una sfida continua, ma anche un’opportunità straordinaria”, afferma Don Giovanni Gattuso. “La rievocazione del miracolo delle tre palle d’oro di San Nicola rappresenta un modo nuovo e coinvolgente di trasmettere il messaggio cristiano. In un’epoca in cui la fede deve dialogare con culture diverse e linguaggi nuovi, la rievocazione permette di far rivivere la tradizione in modo creativo, rendendo la catechesi accessibile e interessante anche per le nuove generazioni”. “Attraverso queste esperienze, continua don Gattuso – possiamo riscoprire insieme i valori universali di carità, speranza e generosità che San Nicola ci ha lasciato, adattandoli alla realtà di oggi. È un modo per far sentire viva la Parola di Dio, capace di toccare i cuori e di rispondere alle sfide di un mondo in continuo cambiamento.”
L’iniziativa è aperta a tutti, e si invita la comunità a partecipare numerosa per vivere un’esperienza che promette di essere indimenticabile. I dettagli sul programma e le modalità di partecipazione saranno comunicati nei prossimi giorni attraverso i canali ufficiali della Parrocchia e dell’Associazione Ape Reggina.