“Sabato 11 febbraio ’23 si è svolto nella sala della libreria open di Reggio Calabria un dibattito sul tema “Stalin e il PCI” promosso dalla sezione provinciale del PCL.
La partecipazione è stata buona (la sala della libreria era piena di diverse decine di compagni) – comunica in una nota Pasquale Lazzaro – e ha visto l’intervento di qualche compagno ancora legato a interpretazioni condizionate da una certa nostalgia residuale e alcuni contributi ricchi di stimoli tra i quali quello di Salvatore Miceli.
Per il PCI l’epopea stalinista e della dittatura democratica sul proletariato è stato il periodo buio della storia del comunismo quando Stalin prese il potere e, nella stessa natura del gesto, privò di quella apertura democratica rappresentativa dei principali referenti del Marxismo (i lavoratori) le forze Bolsceviche che tanto sangue versarono per cambiare lo stato delle cose esistenti.
La dittatura staliniana non ebbe come conseguenza solo la deviazione dalle linee guida Trotskiste ma apportò dei danni alla mentalità comune per cui si fa di tutta l’erba un fascio, fino a identificare il comunismo solo nella figura di Stalin.
E il Partito Comunista d’Italia? Bene, si allineo’ allo stalinismo ma seguendo un’ andatura alterna a momenti autonomi, di difesa degli oppressi con fasi di rientro nel binario della classe borghese e capitalistica. Indicativa a tal proposito la così detta Svolta di Salerno che tradì proprio i proletari anche stavolta unendo più partiti politici.
Siamo, utilizzando le parole del compagno Pino Siclari, nella fase del Termidoro delle rivoluzioni nelle quali si parte con obiettivi e ideali che poi vengono disattesi.
Perché la natura umana è stratificata in vari interessi e opinioni. Da qui, il cambiamento è possibile, come sostiene il compagno Marco Ferrando, se almeno quelli che condividono una visione marxista rivoluzionaria sono uniti.
Dopo il dibattito dell’undici febbraio un prossimo incontro, sempre con la presenza del compagno Marco Ferrando, si terrà all’università della Calabria (Cosenza).
Nella provincia di Reggio Calabria si terranno altri incontri promossi dalle cellule territoriali del PCL.
In queste iniziative – conclude Lazzaro – è forte l’invito a decine di compagni e compagne ad aderire rapidamente al PCL che di fronte al baratro aperto dalla crisi del capitalismo, è l’unico soggetto in grado di dare risposte non equivoche e, invece, coerenti per lo sviluppo della rivoluzione socialista mondiale”.