“In principio era il canto”. Un viaggio intimo e coinvolgente nella straordinaria carriera della soprano Katia Ricciarelli, protagonista al Teatro delle Arti di Celico di uno degli eventi inseriti nel cartellone del Festival Internazionale delle Arti, co-diretto da Donato Santeramo e Antonio Nicaso.
Il giornalista Francesco Straticò guida la serata e dialoga con l’artista che offre una narrazione in continuo equilibrio tra note e musica: l’arte vocale e le melodie si intrecciano per celebrare la vita di un’interprete d’eccellenza. Ricordando i suoi esordi, Katia Ricciarelli racconta: “Ero una bambina di 9 anni, vestita da Madama Butterfly e cantai per dei detenuti”. Il tempo si ferma a Celico, la voce diventa anima, quella di Katia Ricciarelli è un dono prezioso offerto al pubblico presente e la soprano si conferma capace di incantare e ispirare nuove generazioni di artisti.
Tra ricordi artistici e personali, Katia Ricciarelli confida: “E’ il canto il mio unico vero amore. E chi mi chiede il perché io sia così irriverente ed attiva alla mia età, rispondo semplicemente che voglio vivere al meglio gli anni che mi restano”.
La bellezza del canto e la grandezza di Ricciarelli sono potenti strumenti in grado di unire e di emozionare. Le parole unite alle melodie rappresentano la metafora di una vita in grado di celebrare l’amore e la passione, in un tempo – quello attuale – segnato da guerre e conflitti.
«E’ straordinaria», sussurra qualcuno dal pubblico che celebra con numerosi applausi la sincerità e la spontaneità di una delle voci più apprezzate nel panorama musicale mondiale. Sullo schermo scorrono le immagini del documusical “In principio era il Canto”, cortometraggio interpretato dalla Soprano che celebra e declina a trecentosessanta gradi questa straordinaria forma di espressione artistica.
Il Teatro delle Arti di Celico, allestito in occasione del Festival Internazionale delle Arti, dopo il regista canadese David Cronenberg, il maestro Paolo Vivaldi e l’attore Mario Pirovano, fa da cornice ad una serata evento unica.
I prossimi appuntamenti
Venerdì 30 maggio, alle ore 21:30, il musicista Peppe Servillo sarà protagonista del concerto “Melodie napoletane sulle note del passato”, a presentare Fabio Vincenzi. La giornata si aprirà la mattina, alle ore 10:30, con il workshop curato da Mario Pirovano dedicato ai monologhi di Dario Fo.
La chiusura del Festival, sabato 31 maggio, prevede tre diversi appuntamenti al Teatro delle Arti.
Alle ore 17:00, lo spettacolo della Compagnia TeatroRossoSimona tratto dal libro di Bruno Palermo con “Al posto sbagliato storie di bambini vittime di mafia” di e con Francesco Pupa, presente l’autore. Alle ore 19:00, il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati intervista Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica e Antonio Nicaso, docente universitario e saggista. Alle ore 21:00, in scena l’ultimo spettacolo: “Mistero Buffo” di Dario Fo e Franca Rame, a cura di Mario Pirovano.
Il Festival internazionale delle Arti rientra nel Progetto ‘Celico città celeste’ finanziato dal Ministero del Turismo a valere sull’ “Avviso pubblico sul fondo di cui all’articolo 1, comma 607 della legge 29 dicembre 2022, n .197, destinato a finanziare progetti di valorizzazione dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, classificati dall’Istituto Nazionale di Statistica come comuni a vocazione turistica, al fine di incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale”.