Il prossimo 12 maggio sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la presentazione del saggio storico del giornalista indipendente senese Michele Taddei, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, “Steppa bianca – memoria di Albino cavallo da guerra”. Si parla anche delle vicende che si svolsero nelle steppe della Russia durante le operazioni belliche del 1943 nelle steppe della Russia, nel 1943 che sancirono la scomparsa di circa 85 mila soldati italiani, privi di equipaggiamento invernale, che morirono per il freddo, la fame, le ferite, o furono rinchiusi nei gulag sovietici.
Il libro di Michele Taddei Steppa bianca. Memorie di Albino cavallo da guerra (Edizioni Cantagalli) è un libro che racconta la guerra, ma per parlare di pace. Vi si narrano le vicende del Reggimento Savoia Cavalleria in Russia (1941-42) durante la Seconda guerra mondiale. Il cavallo Albino (che contrariamente al nome era di mantello scuro) fu ferito in battaglia, sopravvisse alla ritirata, se ne persero le tracce, finché, a guerra terminata, venne ritrovato e riconsegnato al suo Reggimento.L’eroico quadrupede, che aveva galoppato nell’ultima drammatica carica di Isbuscenskij, è oggi (imbalsamato) al museo del Savoia Cavalleria di Grosseto. Nel libro è proprio lui la voce narrante. È dunque un cavallo che sussurra agli uomini.
Per ricordare loro – a mo’ di monito – i giorni in cui fu visto «l’uomo, completamente spogliato da ogni ritegno e convenzione, sopraffatto dalla violenza degli eventi troppo più grandi di lui, in balia di istinti primordiali, feroci, paurosamente emersi dalle profondità dell’essere.» Nelle pagine della pubblicazione in argomento sono contenute le vicende del Reggimento Savoia Cavalleria in Russia (1941-42) durante la Seconda guerra mondiale.Queste alcune delle cifre che sono state analizzate dal prof. Roberto Pizzi, gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria.