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“Matilde di Canossa in Calabria tra Passato e Presente”: il tema del nuovo incontro organizzato a Reggio dal circolo culturale “L’Agorà”

Il prossimo 24 febbraio sulle varie piattaforme dei Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione sul tema “Matilde di Canossa in Calabria tra Passato e Presente” , alla quale parteciperà la ricercatrice toscana Elena Pierotti, gradita ospite del Circolo Culturale “L’Agorà”. Un castello normanno sorge in cima ad uno sperone roccioso e dall’alto domina il borgo di Bova, in Calabria.

Gli ambienti ancora leggibili sono siti a quote diverse, ma è difficile comprendere la loro funzione anche per il fatto che si è avuta un’alterazione dell’orografia originale del terreno. Al castello sono legate diverse leggende.

Sulla cima, scavata in un macigno, è ancora visibile l’orma di piede di una donna. L’orma sarebbe appartenuta secondo una prima leggenda alla Contessa Matilde di Canossa, che aveva ricevuto il castello dal Pontefice Gregorio VII”.

Leggenda? Il maniero ubicato nell’area grecanica reggina è uno dei tanti possedimenti della Contessa Matilde di Canossa. Matilde visse dal 1046 al 1115 e regnò su Lombardia, Emilia, Toscana, Umbria ed in altre zone della Penisola.

A Bova vi è un castello che Matilde di Canossa ricevette dal Pontefice Gregorio VII. Matilde di Canossa (c.1046-1115), contessa di Toscana (1055-1115) e vice Regina di Italia (1111-1115), dopo la morte del padre nel 1052 e del fratello maggiore nel 1055 era l’ultima esponente della nobile casata dei Canossa.

Matilde fu una delle donne più influenti dell’Europa medievale e viene ricordata per le sue abilità militari e politiche, il suo incessante patrocinio della Chiesa cristiana e la sua difesa dell’autorità papale. Sebbene fosse una vassalla del Sacro Romano Impero, Matilde agì spesso in modo indipendente.

Il suo conflitto con il potere imperiale comportò un conflitto militare quasi permanente con Enrico IV (1050-1106), il re tedesco (1056-1105) e l’Imperatore del Sacro Romano Impero ( 1084-1105). Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte della ricercatrice toscana Elena Pierotti, gradita ospite del sodalizio culturale reggino.

Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 24 febbraio.

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