“Non esistono i coraggiosi, solo persone che accettano di andare a braccetto con la loro paura” - Luis Sepúlveda
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L’OPC interviene sull’aggressione alle psicologhe calabresi: “Garantire sicurezza e risorse adeguate”

Il Presidente OPC, Massimo Aiello, appresa la notizia della recente aggressione di due Psicologhe calabresi subìta presso l’Istituto Penitenziario di Arghillà, a Reggio Calabria, interviene sul punto:

 

“Esprimo la mia solidarietà alle Colleghe vittime di questo preoccupante episodio che spesso non rappresenta un caso isolato per chi lavora in questi contesti, dove dovrebbe essere garantita l’incolumità di tutti gli operatori, dall’area sanitaria agli stessi agenti, passando dalle unità ex art. 80, soprattutto nei casi di sovraffollamento o di soggetti anche psichiatrici, dove il rischio aumenta per chi lavora in presenza di conclamate psicopatologie.

 

Serve un’azione di sistema, che incrementi le risorse a disposizione in ogni Istituto sul territorio, al fine di proteggere al meglio ogni operatore.

 

Psicologhe e Psicologi svolgono un lavoro fondamentale nel contesto penitenziario, offrendo supporto e sostegno in uno spazio di vita complesso e ristretto, dove solo interventi sinergici fra gli organi preposti possono potenziare e tutelare il lavoro quotidiano.

 

Per tali ragioni sto avviando le dovute interlocuzioni con le Istituzioni regionali competenti, Regione e DAP, di concerto con il sindacato degli Psicologi AUPI, affinché insieme all’Ordine si trovino risposte concrete per garantire la giusta sicurezza e tutela di chi opera nelle varie strutture in Calabria”.

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