Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità, nel corso della seduta odierna, la proposta di legge n. 220/12^ di iniziativa dei consiglieri Antonio Lo Schiavo (relatore) e Katya Gentile, recante “Norme per il riconoscimento e la certificazione dei borghi marinari calabresi, la salvaguardia culturale delle identità marinare e la promozione dell’economia del mare”.
Diventa dunque legge della Regione Calabria la proposta mirata a valorizzare la storia dei borghi marinari, della pesca e dei prodotti ittici quale elemento identitario delle località costiere calabresi, attraverso il riconoscimento di una certificazione territoriale a sostegno delle potenzialità economiche e produttive, nonché della salvaguardia della biodiversità marina e della promozione della cultura delle antiche maestranze del mare. Una normativa, dunque, dalle finalità turistico-culturali e ambientali che si basa sull’istituzione di un Registro regionale dei borghi marinari (denominato “Rebomar Calabria”) ed è condensata in un dettato normativo di otto articoli. Un testo che, a sua volta, trae la sua principale fonte d’ispirazione nel contesto socio-economico e culturale della cittadina costiera di Pizzo Calabro, che, a parere del proponente Antonio Lo Schiavo, rappresenta uno spaccato di primaria importanza nella storia della marineria calabrese. Ma sono innumerevoli gli esempi, citati anche nella relazione illustrativa della legge, di borghi marinari dislocati lungo i circa 800 chilometri di costa calabrese cui la norma guarda come cornice complessiva di riferimento.
«Il Registro dei borghi marinari – ha precisato il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, nel corso dell’esposizione in aula – avrà lo scopo di promuovere azioni di tutela e valorizzazione finalizzate alla cultura del mare e delle sue risorse, nonché di stimolare i Comuni aderenti a fare rete ed operare affinché nei borghi marinari si possa generare nuova imprenditorialità turistica in un circuito socio-culturale che coinvolga i cittadini ed i visitatori in appositi percorsi di conoscenza. L’approvazione di questa legge, pertanto, fornisce norme utili sia in termini culturali che economici per l’ampliamento dell’offerta turistica anche con attività promozionali, di comunicazione e marketing appositamente concepite. I Comuni che accederanno al registro “Rebomar Calabria” potranno beneficiare della certificazione di Borgo marinaro e rappresentare un’area culturalmente identificabile, anche al fine di accedere a benefici di settore che di volta in volta potranno essere riconosciuti dalla Regione. Si concretizza oggi, con il voto favorevole dell’aula – ha concluso Lo Schiavo -, un obiettivo perseguito con grande impegno e condiviso con la collega Katya Gentile che permetterà ad una importante voce del turismo calabrese di godere di un apposito quadro normativo che porterà evidenti benefici all’intero sistema turistico regionale».