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Quattro agenti stradali sospesi per corruzione a Policoro (MT): rivelati anche contatti tra indagati e aziende di trasporto del Cosentino

La Polizia di Stato di Matera ha dato esecuzione a quattro ordinanze applicative della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio o servizio, con la temporanea interdizione dalle relative attivita’, nei confronti di quattro poliziotti in servizio presso il distaccamento della Polizia Stradale di Policoro (Matera). Dalle indagini svolte dalla Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Matera , dalla Squadra Mobile di Matera e dal Compartimento della Polizia Stradale di Napoli, e’ emerso che gli agenti indagati sarebbero coinvolti in diversi episodi di corruttela, finalizzati all’omissione di controlli su strada a favore di autotrasportatori di aziende operanti nella fascia jonica della provincia.

I reati loro contestati, a vario titolo, comprendono concussione aggravata, falso, truffa e altri. Le verifiche dei magistrato sono partite nell’estate del 2022, dopo che una pattuglia della Polizia Stradale ha sottoposto a controllo un autocarro, il cui conducente successivamente avrebbe riferito, in una conversazione intercettata, di aver pagato 40 euro ai poliziotti per evitare una contestazione.

Le successive attivita’ di indagine, prevalentemente intercettazioni e analisi del traffico telefonico, avrebbero consentito di identificare ulteriori episodi e di estendere le indagini a numerosi altri soggetti, tra cui altri poliziotti e imprenditori del settore dell’autotrasporto. Le intercettazioni avrebbero inoltre rivelato contatti frequenti tra gli indagati e diverse aziende di trasporto operanti nelle province di Matera , Potenza, Cosenza, e in alcune regioni limitrofe.

“Le investigazioni dovrebbero evidenziare, ancora, che alcuni degli agenti indagati mantenevano relazioni improprie con le aziende di trasporto, facilitando le operazioni di controllo in cambio di favori o benefici personali”, si legge nella comunicato del procuratore Alessio Coccioli. In alcuni casi, le aziende locali avrebbero fornito regalie agli agenti in occasione di festivita’, in violazione di specifiche norme del codice di comportamento del Ministero dell’Interno.

In totale sono state iscritte nel registro degli indagati 23 persone, tra le quali 12 pubblici ufficiali.

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