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Esce oggi in libreria il nuovo romanzo del giornalista cosentino Francesco Veltri

Arriva oggi, venerdì 18 ottobre, in libreria il nuovo romanzo di Francesco Veltri, “Basta – Storia di un allenatore minore”, edito da Edizioni Ultra (Gruppo Lit). Dopo il successo de “Il mediano di Mauthausen” (Diarkos), che ha commosso e appassionato il pubblico con la toccante storia del calciatore antifascista Vittorio Staccione, lo scrittore e giornalista cosentino torna a raccontare una storia di provincia, intrecciando realtà e fantasia.

“Basta” è molto più di un libro sul calcio: è il ritratto crudo e ironico di Felice Basta, un allenatore di provincia che incarna le contraddizioni di tanti uomini che Veltri ha conosciuto e raccontato nelle redazioni dei giornali calabresi in cui ha lavorato. Scontroso, narcisista e individualista, ma anche tanto umano, Basta è un personaggio che si muove tra il sogno di una panchina prestigiosa e la dura realtà dei campionati dilettantistici, fino a incrociare il cammino di un boss di ‘ndrangheta che tiene in pugno la squadra che lui è chiamato ad allenare.

«Basta – spiega l’autore – è un romanzo in cui la realtà si mescola con la fantasia e viceversa. In cui il pallone che mi perseguita da tempo, e da cui mi faccio perseguitare volentieri, è un pretesto per raccontare altro. Il protagonista è un personaggio spuntato fuori dalla mia adolescenza di giovane e sprovveduto calciatore dei settori giovanili della mia città e, al contempo, studente universitario. Una figura cresciuta nella mia testa lentamente, insieme alle vicende di cronaca di cui venivo a conoscenza nelle redazioni dei quotidiani. Felice Basta è l’insieme di più uomini e allenatori che ho avuto la fortuna di incrociare, corroso fino al collo di vigliaccheria e coraggio istintivo, di egoismo vanitoso e riflessioni alte o inconsistenti. Ogni avventura che lo coinvolge, direttamente o indirettamente, racchiude una serie di vicende realmente accadute e modellate sul carattere del protagonista e sulle necessità di narrazione a cui mi sono affidato. Dall’illusione di poter sedere su una panchina prestigiosa di serie B, all’abisso più profondo dei campionati dilettantistici di una Calabria parallela e uguale a se stessa, fino all’incontro con un boss di ‘ndrangheta che aveva il controllo totale di una squadra che proprio Basta era stato chiamato ad allenare. Insomma, un uomo normale, un allenatore di calcio decadente, burbero, vanitoso ed egoista, ma al tempo stesso di inconsapevole umanità. Il suo è un cammino ricco di contraddizioni e reazioni spesso sopra le righe che in parte, forse, rispecchiano quelle di tante persone che vivono con fatica la terra in cui sono nato, tra sogni infranti, isolamento, orgoglio, desideri di rivalsa, apatia, criminalità e malinconici viaggi della speranza verso un Nord non sempre così diverso e migliore».

Veltri dipinge un affresco vivace e malinconico della Calabria, una terra intrappolata tra orgoglio e isolamento, ambizioni e rassegnazione, in cui il protagonista si fa specchio delle speranze e delle disillusioni di tanti. Un romanzo che tocca corde profonde, in cui la passione per il calcio diventa solo un’occasione per esplorare le fragilità e le lotte quotidiane di chi cerca di trovare il proprio posto nel mondo. Un viaggio intenso, fatto di contraddizioni e colpi di scena, che non lascia indifferenti.

L’illustrazione di copertina del libro è realizzata da Alessandro Aiello.

Francesco Veltri è giornalista, è nato a Cosenza nel 1979. Lavora per il Corriere della Cala­bria. Il suo libro d’esordio è stato Il mediano di Mauthausen (Diarkos, 2019) a cui è stato assegnato il premio Anpi Cosenza “Camminiamo Insieme”.

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