“Fra i tanti problemi che affliggono la sanità calabrese, la chiusura degli ospedali e la drastica riduzione dei posti letto sono l’esempio più evidente che questi problemi originano da una chiara volontà politica. Abbiamo assistito al disastroso piano del centrodestra regionale nel 2010, quando hanno chiuso ben 18 ospedali ed oltre 1.200 posti letto. Il Presidente Occhiuto ed il suo centrodestra vogliono continuare a primeggiare in questa disastrosa gestione confermando quegli stessi dati che hanno portato la sanità calabrese in ginocchio.
Secondo i dati ministeriali, in Calabria, abbiamo 2,2 posti letto ogni mille abitanti: un dato vergognoso rispetto alla media nazionale di 3 posti letto ogni mille cittadini. L’aumento dei posti letto e, come conseguenza, un grande piano assunzioni di nuovo personale medico e sanitario è vitale per la regione Calabria, è vitale per i cittadini che chiedono cure. Negli ultimi mesi, anche a causa della pessima gestione da parte del Governo, in Italia, si stanno registrando episodi di aggressioni nei confronti del personale sanitario, già carente e costretto a fare turni estenuanti pur di fornire cure e fornire tutta l’assistenza sanitaria a chiunque. Proprio in seguito a questi episodi allarmanti, hanno cercato di intervenire per frenare questi fenomeni purtroppo sempre più frequenti, rendendo applicabile l’arresto in flagranza per delitti commessi nei confronti del personale sanitario. Ma resta il vero problema, perché la sanità deve occuparsi di fornire assistenza e cura ai cittadini, con strutture idonee e complete di personale e con posti letto sufficienti a far fronte alle esigenze dei cittadini che pagano le tasse a questo Governo ed alla Regione Calabria, proprio per avere il diritto alle cure. La Regione Calabria deve intervenire con un grande piano assunzioni ed aumento dei posti letto, perché solo in questo modo si riesce a dare ai cittadini assistenza e cure mediche, che è il vero ed unico obiettivo che una politica seria
ed attenta dovrebbe perseguire nella sanità”.
Lo dichiara la deputata Elisa Scutellà, capogruppo M5S in Commissione Politiche Ue.