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Rogliano 2026: “Approccio del Sindaco poco edificante, non tradotto in azioni concrete”

“Ai cittadini roglianesi non sarà sicuramente sfuggito come il Sindaco nell’ultimo consiglio comunale abbia affermato, con molta enfasi e quasi con un tono di rimprovero, che si possa governare anche dai banchi dell’opposizione, suggerendo un approccio più collaborativo e inclusivo.
Sindaco, per una volta siamo d’accordo con te!!! Del resto questa opposizione si è da subito contraddistinta per un approccio collaborativo, poiché convinti che i cittadini meritino risposte, al di là delle posizioni in consiglio comunale. Forse nella concitazione del momento hai dimenticato tutte le proposte che questa parte politica ha avanzato, non le elenchiamo solo per motivi di spazio (restiamo a disposizione tua e della cittadinanza qualora fossero sfuggite), non rammenti che le commissioni consiliari non sono mai state convocate, non ricordi che la quasi totalità delle interrogazioni che ti sono state poste non hanno avuto risposta.
Sindaco, tutto ciò è poco edificante per un’amministrazione che propone un tale approccio senza che venga tradotto in azioni concrete e risulta particolarmente deleterio per il clima politico e il dialogo democratico, poiché mette in dubbio la sincerità delle intenzioni del primo cittadino nel cercare un confronto costruttivo. Le parole rischiano di apparire superficiali o, peggio, come una mancanza di rispetto verso i cittadini e le loro rappresentanze che hanno il diritto di essere informati e di partecipare attivamente al processo decisionale. La trasparenza e l’inclusione sono fondamentali per garantire che tutti i punti di vista siano considerati e per rafforzare le pratiche democratiche a livello locale.
L’equilibrio tra maggioranza e opposizione è cruciale per garantire democrazia e responsabilità.
Il gruppo di opposizione Rogliano 2026 nell’esprimere il proprio disappunto auspica un dialogo aperto e rispettoso evitando l’arroccamento della maggioranza su posizioni predefinite. In particolare, il gruppo critica la pratica della “politica del fatto compiuto”, in cui le decisioni vengono prese a tavolino e imposte ai cittadini senza che questi abbiano la possibilità di esprimere il proprio parere. Spesso, tale modalità ha effetti negativi e non desiderati sulle loro vite quotidiane.
Un esempio su tutti è rappresentato dai lavori della villa comunale: una decisione calata dall’alto che sta suscitando una comprensibile indignazione tra gli abitanti. La villa non è solo un luogo di svago, ma rappresenta anche un importante simbolo di identità per i cittadini, uno spazio cruciale per la socializzazione e la celebrazione di eventi culturali durante l’estate.
Le scadenze iniziali per il completamento dei lavori, promesse per fine giugno e poi posticipate a fine luglio, sembrano ancora incerte, lasciando la comunità in attesa e con un senso di frustrazione. Questi ritardi non solo hanno compromesso la stagione estiva, ma hanno messo in discussione la capacità di questa Amministrazione di rispettare gli impegni presi con i cittadini e la dichiarazione del Sindaco secondo cui “questi lavori si possono realizzare solo in estate” appare come una giustificazione assai poco credibile.
Ci si interroga, inoltre, sulla necessità di tale intervento e sulle possibili alternative che avrebbero potuto mitigare il disagio per i cittadini.
In una comunità, il coinvolgimento attivo dei cittadini nelle decisioni riguardanti spazi pubblici è fondamentale; ciò permette di prendere in considerazione le loro esigenze e desideri, promuovendo una maggiore coesione sociale e un senso di appartenenza. In definitiva, la progettazione urbana e la realizzazione dei relativi lavori dovrebbe tener conto non solo degli aspetti estetici e funzionali, ma anche dell’impatto sociale ed economico che ogni intervento può avere. È auspicabile che, in futuro, si possano adottare pratiche più inclusive, che favoriscano il dialogo e la partecipazione attiva della comunità.
A causa di questa situazione cittadini e operatori economici vivono comprensibili disagi dovuti al cantiere. A tal proposito segnaliamo la presenza dei contenitori dei rifiuti posti sul marciapiede a ridosso della recinzione di quest’ultimo e ciò, il più delle volte, costringe i pedoni a scendere sulla carreggiata e penalizza oltremodo il decoro urbano al centro del paese …basterebbe creare una rientranza nella recinzione del cantiere tale da poter alloggiare i contenitori…
Infine, invitiamo il Sindaco e l’Amministrazione tutta a mantenere un confronto aperto e trasparente senza rifugiarsi dietro scuse che danno la chiara impressione di una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e della comunità.
Il mandato elettorale implica una grande responsabilità per gli amministratori e porta con sé l’obbligo di attuare politiche che rispondano alle vere esigenze del paese. Gli amministratori eletti sono, inoltre, tenuti al rispetto delle altrui idee e ad affrontare le eventuali critiche in modo costruttivo, evitando che i conflitti possano sfociare sul personale”.

Così in una nota “Rogliano 2026”.

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