“Non mi consola il fatto che troviamo un capro espiatorio per la strage di Steccato di Cutro. Tutto questo non farà ritornare in vita i 98 morti. Come fa a sopravvivere una mamma che ha perso tre figli? O un padre? Non mi alletta che oggi sappiamo che c’è stata qualche smagliatura quella notte, in ogni caso sono convinto che gli indagati non abbiano agito con dolo, non è un omicidio…”. A parlare con l’Adnkronos è Antonio Ceraso, sindaco di Cutro (Crotone), dopo la conclusione indagini della procura sulla strage di Cutro costata la vita ad almeno 98 migranti, tra cui una trentina di bambini.
“Non mi alletta prendermela con la Gdf o con la Capitaneria di porto – dice Ceraso – mi auguro piuttosto che tragedie del genere non capitino più. Il fatto che la magistratura abbia chiuso le indagini sinceramente non mi fa cambiare tutto quello che ho vissuto. Se poi tutto servirà a fare capire che le cose vanno fatte con maggiore attenzione, allora ben venga”.