Nel giorno della “festa della donna”, il Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Generale di Divisione Pietro Francesco Salsano, ha consegnato i diplomi per il conferimento della Medaglia Mauriziana, sottoscritti dal Ministro della Difesa e concessi dal Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella. La Medaglia d’Oro Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare, istituita da Re Carlo Alberto nel 1839, è concessa per riconosciuti eccezionali pregi conseguiti durante il periodo di comando e durante il perdurare degli anni di servizio.
La solenne e sobria cerimonia a Catanzaro, presso il Comando della Legione Carabinieri, alla presenza degli Ufficiali e Sottufficiali della sede schierati per l’occasione, laddove il Generale D. Pietro Francesco Salsano, assistito dal Presidente dell’Associazione “Nastro Verde” Calabria, Capitano Cosimo Sframeli, ha consegnato il diploma ai seguenti Ufficiali e Sottufficiali.
- Col Gerardo Lardieri, responsabile Al. CC Sez. P.G. Proc. Rep. Tribunale di Catanzaro;
- Lgt Franco Lena, c.te Nucleo Comando Compagnia CC di Cirò Marina;
- Magg. Sergio Noviello, c.te 4^ Squadriglia – 2° Plotone Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia;
- Ca. Ugo Albanese, c.te Stazione CC Davoli;
- Ord. Salvatore Cifalù, già Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia.
La Medaglia d’Oro Mauriziana, con effigie di San Maurizio, simboleggia il guerriero a cavallo che, secondo la tradizione, riproduce quella intagliata sull’anello, di forma ovale in pietra d’agata, appartenuto allo stesso San Maurizio. Il colore verde del nastro della decorazione richiama la croce verde raffigurata sul petto e sullo scudo dei Cavalieri dell’ordine di San Lazzaro, ordine di monaci ospitalieri per la cura dei lebbrosi, riconosciuto nel 1255 e unificato a quello di San Maurizio con Bolla papale del 1572.
Hanno, altresì, partecipato alla cerimonia: i familiari dei decorati, la Rappresentanza militare CC, l’A.N.C. di Catanzaro, il Nastro Verde Calabria (Cav. Lgt Bombara – Cav. Lgt Forte).
Le FF.AA., protagoniste del proprio tempo, sono chiamate anche a difendere l’originaria esperienza del bello, prolungata nell’etica. La bellezza che non rimanda al sentimento di piacere, ma a un’esperienza di verità. E calza a proposito la locuzione di Orazio: “Dum loquimur fugerit aetas: carpe diem, quam minimum credula postero”, che invita a vivere sapientemente il presente e non a prenderlo con leggerezza, a impiegare appieno il tempo che si ha, con responsabilità e senza sciuparlo. Non un invito al mero godimento del piacere, del divertimento senza misura e senza giudizio, ma a non sprecare la bellezza della vita.