“Rivolgo un deferente e ossequioso saluto al Presidente della Repubblica, per la sua costante e dimostrata vicinanza al Consiglio, che, in questo anno di attivita’ ha proseguito con fermezza nel recupero di credibilita’ ed efficienza dell’istituzione, verso una superiore qualita’ del servizio giustizia, senza arretrare nella tutela dei diritti dei cittadini, nel rispetto della sua funzione costituzionale di garanzia dell’autonomia e indipendenza dell’ordine giudiziario, pilastro della nostra democrazia”. E’ quanto ha affermato nel suo intervento Maria Vittoria Marchiano’, membro del Csm, all’inaugurazione del nuovo anno giudiziario a Reggio Calabria.
Marchiano’ ha rimarcato la “costante, e crescente, valorizzazione del confronto con i singoli Uffici e con i Consigli giudiziari che consente di adottare soluzioni efficaci che soddisfino le esigenze di tutela sia dei magistrati che dei diritti dei cittadini”, e ha posto in evidenza come “le regole democratiche sancite dalla nostra Costituzione riservano, infatti, al Parlamento, organo di rappresentanza popolare, le scelte di politica giudiziaria, ma spetta al Consiglio superiore della Magistratura valutare le ricadute che tali scelte possono avere sulla organizzazione degli uffici e sull’esercizio della giurisdizione, in un’ottica di leale collaborazione istituzionale”.
Maria Vittoria Marchiano’, inoltre, ha detto che “il sovraccarico delle pendenze e le rilevanti scoperture degli organici – con punte di vuoti di organico che giungono fino al 51%, come nel caso della Corte d’Appello di Reggio Calabria – comporterebbe inevitabili ricadute negative sulla durata dei giudizi e lo smaltimento dell’arretrato e con l’ulteriore rischio di invertire il trend positivo registrato in questi ultimi due anni, tanto che si e’ segnalato che sarebbe opportuna la previsione di un regime transitorio”.