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Celebrata a San Roberto la “Festa della Longevità”

«Il nostro è un piccolo Comune e inizia sempre con piccoli passi, il mio augurio e impegno è che questa Festa della Longevità il prossimo anno la si faccia un po’ più in grande e coinvolgendo la popolazione con incontri su tematiche che stanno a cuore ai nostri cari anziani. La relazione tenuta dal dottor Marra al salone, la vicinanza della dottoressa Catalano e di tutti i servizi sociali, il contributo dell’associazione “Il nido dei nonni” e lo stimolo ed il sostegno del nostro parroco e di tutti i parrocchiani ci permettono di guardare con ottimismo al futuro».

Così ha dichiarato il sindaco Antonino Micari durante la “Festa della Longevità”, tenutasi a San Roberto ed organizzata dall’associazione “Il Nido dei Nonni” presieduta da Emanuela Turoni con il supporto della Parrocchia retta da don Antonio Cassano, il tutto sotto il patrocinio del Comune.

«Quello che possiamo fare riusciremo a farlo solo se agiremo insieme ed uniti, il volontariato è mettere a disposizione se stessi per il prossimo e tutto ciò emoziona – spiega la presidente Turoni – Con la nostra associazione qui a San Roberto siamo riusciti in poco tempo a concludere due importanti iniziative ed a svolgere settimanalmente degli incontri con tutti gli anziani. Possiamo e vogliamo fare di più».

Dopo la piantumazione di un albero al parco del viale delle mimose, l’evento si è spostato in Chiesa e poi nel Teatro Civico in cui sono stati premiati i due sanrobertesi più anziani, la signora Caterina Calarco ed il signor Carmelo Pizzimenti. Durante la premiazione sono state declamante alcune poesie composte da Giuseppe Sergi e Pat Porpiglia.

«Come parrocchia siamo sempre al fianco degli anziani e di coloro che con buona volontà desiderano operare all’interno della comunità – spiega padre Antonio – Iniziative come queste sono e siano sempre le benvenute ed in questo primo anno a San Roberto, adesso che mi accingo a visitare gli allettati per portare loro la vicinanza della fede, terrò nel cuore giorni come questi».

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