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Le protesi della “Disabili No Limits” corrono la maratona di New York con Pierluigi Maggio e Costantin Bostan

Alla Maratona di New York che si è corsa lo scorso 4 novembre, tra i 50.000 partecipanti c’erano anche Pierluigi Maggio e Costantin Bostan, i due atleti paralimpici che hanno iniziato a correre anche grazie a Giusy Versace e alla sua associazione Disabili No Limits, che ha donato loro protesi adatte alla corsa di lunga distanza.
Costantin Bostan, atleta di origine moldave e amputato alla gamba sinistra, prima di conoscere la Versace partecipava a maratone e mezze maratone con le stampelle.

 

Ho partecipato a diverse gare in stampelle, ma sono riuscito a concludere solo la Maratona di Firenze nel 2015 e quella di Milano l’anno successivo. Nel 2017 ho ricevuto la protesi da corsa dalla Disabili No Limits di Giusy Versace, grazie alla quale ho partecipato a moltissime altre gare di lunghe distanze in giro per l’Italia. Il sogno di correre a New York lo cullavo dal 2012 e solo quest’anno sono riuscito a realizzarlo. Purtroppo, però, a causa di un problema all’invaso della protesi, ho dovuto alternare momenti di corsa a momenti di cammino con una protesi diversa da quella ricevuta dalla Disabili No Limits. Ho impiegato circa 10 ore a concludere i miei 42 chilometri, perché ho deciso di godermi questa manifestazione metro dopo metro e vivere ogni secondo della loro incredibile festa, E’ stata per me un’esperienza pazzesca, straordinaria, che poterò per sempre nel mio cuore”. 
Anche per il leccese Pierluigi Maggio, amputato alla gamba destra da quando aveva 17 anni a causa di un incidente stradale, l’incontro con Giusy Versace è stato decisivo per la sua carriera sportiva da mezzofondista e da paratriatleta. Maggio è l’unico atleta amputato in Italia a disputare lunghe distanze e nel suo palmarès conta un titolo europeo di paratriathlon ottenuto a fine agosto in Belgio e diversi titoli italiani nell’atletica leggera.
“Ho conosciuto Giusy inizialmente a Lecce nel 2017, ma poi l’ho rivista nel 2021 ad un campus sul paratriathlon organizzato da Obiettivo 3, l’associazione creata da Alex Zanardi. Quell’incontro è stato per me davvero significativo, perché ho iniziato a raccontarle del mio sogno di fare triathlon e di correre le lunghe distanze. E così Giusy, attraverso la sua associazione, mi ha donato un piede adatto a queste esigenze, con cui corro ancora oggi. Ricordo che in quello stesso anno, 2021, ho subito partecipato alla mia prima 42K, la Maratona di Berlino, gara che si rivelò difficile sia per il caldo che per i dolori alla gamba accusati dopo il trentesimo chilometro, ma che comunque riuscii a concludere in 4h40s. Alla maratona di New York sono arrivato più preparato sia mentalmente che fisicamente, dato che a settembre ho partecipato al mezzo Ironman di Cervia e a fine agosto ho vinto la medaglia d’oro ai Campionati Europei di paratriathloin in Belgio. Correre a New York è stata un’esperienza bellissima e mi ha sorpreso vedere così tanti atleti paralimpici al via in handbike e carrozzine olimpiche. Noi amputati eravamo in 5 e credo di essere arrivato secondo. Ho adottato la tecnica di fermarmi ogni 40 minuti per togliere la cuffia e asciugare il moncone dal sudore e cosi sono arrivato in fondo, quasi col sorriso, in 4h15s. Sono davvero felicissimo del risultato perché non mi aspettavo un tempo del genere”.   

 

“Sono davvero orgogliosa dell’impresa che Costantin e Pierluigi hanno portato a termine – racconta Giusy Versace – i loro successi, così come quelli di tanti altri ragazzi aiutati in questi anni, mi spronano a continuare ad impegnare il mio nome e il mio tempo in quest’associazione che ho fondato nel 2011, proprio per regalare un sogno sportivo a presone con disabilità. A nome mio e della Disabili No Limits rivolgo loro i miei più sentiti complimenti, con l’auspicio di un futuro ricco di molte altre imprese sportive!

 

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La Disabili No Limits
Era il 2011 quando Giusy Versace, da poco affacciatasi al mondo paralimpico, si rese conto che un gesto semplice come correre diventava difficile, se non impossibile, per una persona con disabilità, dato che il Servizio Sanitario Nazionale (ancora tutt’oggi) non fornisce protesi e ausili di tipologia avanzata e, ancora meno, quelli funzionali all’attività sportiva.
La Disabili No Limits fu fondata proprio per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di protesi e ausili utili a persone con disabilità che avevano il desiderio di avvicinarsi alla pratica sportiva. Giusy aveva intuito che lo sport potesse essere la migliore terapia per sconfiggere la depressione e uscire dall’isolamento, ma soprattutto una grande opportunità di riscatto. Decise di mettersi al servizio della collettività e aiutare persone con disabilità come lei. Dal 2011 ad oggi, la Disabili No Limits ha aiutato diverse persone, società ed enti a realizzare i loro sogni e a migliorare le proprie attività e servizi, fornendo protesi da corsa di ultima generazione, protesi per arto superiore, sedie a ruote per il basket in carrozzina, per la scherma e il rugby, handbike, kayak, sedie Job per la spiaggia e un paio di stampelle in titanio.
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