La storia di un uomo che è sopravvissuto agli orrori della Storia. Con “Il nuotatore di Auschwitz”, il magnetico Raoul Bova ci porta alla scoperta di un personaggio realmente esistito che guarda in faccia la morte e cerca di sconfiggerla. AMA Calabria porta sul palcoscenico un evento capace di toccare l’anima del suo pubblico, e lo farà con un doppio imperdibile appuntamento, venerdì 22 novembre al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme e sabato 23 novembre al Teatro Comunale di Catanzaro. Entrambi gli spettacoli inizieranno alle ore 21. L’evento, è sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria – Settore Teatro.
«Dopo il successo ottenuto con “Il Calamaro Gigante”, per noi di AMA Calabria – ha spiegato il direttore artistico Francescantonio Pollice – è un grande onore poter ospitare nella stagione teatrale uno spettacolo di spessore storico e culturale. Siamo anche molto lieti di farlo con Raoul Bova, interprete che lungo tutta la sua carriera ha mostrato una sensibilità particolare nell’interpretare ruoli emotivamente diversi e sempre coinvolgenti».
“Il nuotatore di Auschwitz” è ispirato alla storia vera di Alfred Nakache e al libro “Uno psicologo nei lager” di Viktor E. Frankl. Entrambi gli uomini sono stati internati nel campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale, divenendo testimoni degli orrori e delle insensibilità avvenute in quel periodo.
Protagonista assoluto dello spettacolo è Nakache, che attira l’attenzione degli spettatori per la sua particolare storia, portata in scena da Raoul Bova che, oltre ad essere un apprezzato attore, ha anche alle spalle un passato da nuotatore. La caratteristica del nuoto lo accomuna è un punto in comune col personaggio principale. Alfred Nakache è, infatti, un campione di nuoto ebreo nato in Algeria, che detiene un record mondiale, ma questo non ferma i nazisti dal deportarlo ad Auschwitz.
Raoul Bova, affermato attore, regista e doppiatore, in attività sin dai primi anni Novanta, ha raggiunto il grande successo con il film di Carlo Vanzina “Piccolo grande amore” e più recentemente ha partecipato alla serie tv Netflix “Emily in Paris”, nella quale si cimenta in un ruolo tra i più particolari. Attualmente stiamo ammirando la sua interpretazione in “Don Matteo”.
La figura di Nakache richiede tanta sensibilità, ma anche tanta determinazione. Il nuotatore ebreo, infatti, continua ad allenarsi anche ad Auschwitz, nell’acqua gelida di un bacino idrico, dove i soldati lanciavano degli oggetti che lui poi recuperava.
“Il nuotatore di Auschwitz” è lo spettacolo che riesce a coinvolgere giovani e meno giovani grazie anche all’adattamento e alla regia di Luca De Bei. È un altro pezzo di puzzle che si aggiunge agli avvenimenti più conosciuti della Seconda Guerra Mondiale, sul palcoscenico viene svelata un’altra storia, una tra le tante che ancora oggi ci raggiunge affinché sia impossibile dimenticare ciò che è successo.