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Standing ovation per Richard Galliano a Lamezia Terme

Gli occhi sempre socchiusi e il corpo che si fonde con il “respiro” della fisarmonica. E’ stata questa l’immagine di Richard Galliano per tutta la durata di “Passion Galliano”, il concerto che il musicista francese ha tenuto ieri sera al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme, organizzato da AMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice.  L’evento esclusivo per la Calabria, è stato realizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria – Bando Distribuzione Teatrale.

Definire passione quella di Galliano potrebbe sembrare riduttivo, è qualcosa di più, molto di più. La rappresentazione emotiva delle note, che emana da quei pulsanti e dal mantice, è la dimostrazione della fusione di un approccio umano e naturale che trasporta sé stesso in una dimensione intima e personale, priva di artefizi.

Galliano ha dimostrato, durante l’intera esibizione, di “sentire” e di riuscire a trasmettere ogni vibrazione al suo pubblico, che è stato rapito dalle evoluzioni di quello che è sicuramente il miglior fisarmonicista vivente, ma anche un genio che incanta con la delicatezza, la sfumatura e la chiarezza di ogni suono che emoziona.

Non è solo virtuosismo ciò che ha messo in mostra Richard Galliano, il toccante brano d’apertura “La chanson des forains”, tributo alla figura di Edith Piaf, ha fatto emergere di essere in possesso di una sensibilità musicale innata, vera forza di un musicista che si è esibito da solo con la sua fisarmonica e ha intrattenuto i presenti con brevi, ma utili, introduzioni dei brani.

C’è molto amore per le donne nelle sue composizioni e lo ha dimostrato con le appassionate esecuzioni di ”Barbara”, da lui composta per l’omonima cantante francese, “Giselle”, dedicata a sua moglie, “La valse à Margaux”, un omaggio a sua nipote, e “Laurita”, per la moglie di Astor Piazzolla.

Non poteva mancare il sentito tributo al suo amico Piazzolla. Inevitabile che nella scaletta della serata fossero inserite “Vuelvo al sur” e “Libertango”. Quest’ultima salutata dal pubblico con entusiasmo ha suscitato forti sensazioni. Ogni tocco di Galliano è stato energico e liberatorio al tempo stesso, vibrante e ricco di suggestioni come solo il creatore del “tango nuevo” è riuscito a trasmettere. Di notevole impatto l’andamento malinconico e struggente di “Vuelvo al sur”.

Ogni brano eseguito da Galliano possiede una avvincente bellezza. Ispirato dal jazz, soprattutto dalla danza jazz, il fisarmonicista mantiene la sua identità anche durante la performance del primo e del terzo movimento di “Gnossienne”, di Erik Satie, suonati in due momenti diversi del concerto.

Galliano e la sua fisarmonica hanno un rapporto davvero unico. In ogni brano le sue mani, che si muovono sulle tastiere con estrema rapidità, quasi in maniera impalpabile, riescono a dare suoni impensati. E’ il caso di “Aria”, brano da lui composto pensando al suono di un organo. L’effetto riuscito appieno ha creato grande sorpresa.

Messa da parte la fisarmonica, Galliano ha estratto da una piccola custodia uno strumento a fiato, il melowtone, simile a un’armonica a bocca capace di modulare i suoni. E’ così che due classici della musica francese e americana come “Les feuilles mortes” e “Moon river” hanno creato una grande tensione. La stessa generata da una dedica particolare che Galliano ha voluto fare a fine concerto a Camille Pruvot, un promettente fisarmonicista di 17 anni, deceduto alcune ore prima del concerto.

La tristezza per una giovane vita stroncata prematuramente era palpabile in Galliano che ha eseguito uno dei brani preferiti dal ragazzo, “Tango pour Claude”. Il dolore era evidente ed è stato segnato dall’ultima lunga nota che è suonata come un sentito addio, con Galliano rimasto per alcuni secondi ancora con gli occhi chiusi e con la testa piegata in avanti. Il pubblico ha compreso lo stato d’animo del musicista e lo gratificato con un lungo applauso, continuato con la sua uscita dal palcoscenico e richiamandolo a gran voce per tre volte. Una standing ovation per un grande musicista e per l’esaltante serata che è riuscito a regalare.

La grande musica tornerà venerdì 10 novembre, alle ore 21:00, al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme con un concerto di un artista italiano che il mondo intero ci invidia: Nicola Piovani. Il musicista e compositore romano insieme a Marina Cesari, al sax, Marco Loddo, al contrabbasso, e Vittorio Naso, alla batteria, sarà il protagonista di “Note a margine”, uno spettacolo in cui Piovani racconterà le proprie esperienze di vita tra cinema, musica e teatro.

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