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Calanchi del Marchesato diventano set del film “Il monaco che vinse l’Apocalisse” di Jordan River: 60 anni fa Pasolini girò nella stessa location “Il Vangelo Secondo Matteo”

Ancora una volta i calanchi del Marchesato diventano location cinematografica. A distanza di 60 anni dalla venuta di Pier Paolo Pasolini e dalla sua scelta di girare sulle dune di argilla “Il Vangelo Secondo Matteo”, il regista Jordan River, pioniere del 3d, ha scelto questo scenario naturale per girare alcune scene del suo film ” Il monaco che vinse l’Apocalisse” sulla vita di Gioacchino Da Fiore, prodotto dalla Delta Star Pictures, sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Calabria Film Commission e presentato a Cannes lo scorso anno. Il film, finalizzato a far conoscere la vita monaco fondatore della congregazione dei florensi e la complessita’ e la bellezza del percorso di uno dei pensatori piu’ influenti del medioevo, e’ girato in Calabria, tra i luoghi piu’ suggestivi della regione, tra cui il Castello di Oriolo, quello di Roseto Capo Spulico, il canyon di Civita, le piccole ‘dolomiti’ di Frascineto, il fiume di San Sosti nel Parco Nazionale del Pollino, le grotte di Pietrapaola e di Zungri, San Giovanni in Fiore, i Giganti della Sila e ovviamente anche i calanchi del Marchesato, tra Cutro e Roccabernarda.

Nel cast ci sono Remo Girone, Felicity Jones, Adrian Paul e Bill Hutchens; lo scenografo Davide De Stefano e il direttore della fotografia Gianni Mammolotti. Soddisfazione e’ stata espressa dallo staff dell’associazione Calanchi del Marchesato, impegnata per la tutela e la valorizzazione di questi tesori paesaggistici ed ambientali, ha supportato la troupe del film nella logistica e nei trasporti. “Una nuova concreta opportunita’ – e’ detto in una nota dell’associazione – per un luogo per lungo tempo dimenticato e che stava per essere trasformato in una discarica”.

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