Anche Confabitare ha fatto sentire la propria voce nel corso dell’incontro promosso dall’Associazione Comuni dell’Area Grecanica sul tema della “Paesaggistica”. “Si è trattato – spiega Giovanni Malara, presidente Confabitare Calabria, vicepresidente Confabitare Italia e presidente del Centro Studi Tecnici Nazionale – di una importante iniziativa pubblica partita del basso che si pone come obiettivo il miglioramento dell Testo Unico – Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Ho partecipato con sentito apprezzamento all’iniziativa promossa dal presidente di Assocomuni Grecanica Pierpaolo Zavettieri, condividendo l’impostazione dei lavori animati da un dialogo costruttivo e dal confronto tra tutti gli attori coinvolti, compresi i proprietari immobiliari “parte lesa” nella fattispecie. Una tematica scomoda per la politica, ostica per Enti ed Istituzione che pesa come un macigno sulle spalle dei proprietari immobiliari. La problematica nasce dall’applicazione del vincolo per la tutela dei beni paesaggistici e ambientali imposta dalla famigerata legge Galasso, che ha provveduto a suo tempo, tuot coeur, ad imporre ex legge un vincolo tutore su fasce di territorio posti nei 150 mt dagli argini delle fiumare ed a 300 mt dalla linea della battigia, oltre altre casistiche non ricorrenti nel territorio osservato. Il vincolo apposto, implica per le fasce di territorio soggetti, dal 6 settembre 1985, un ulteriore autorizzazione necessaria al rilascio della concessione edilizia, senza la quale il titolo abilitativo della concessione edilizia – oggi permesso a costruire – è inefficace. Molti enti locali hanno disatteso la normativa intervenuta, cosi come anche gli organi di controllo per cui si è verificato che molti proprietari, se pur titolari di concessione edilizia, di fatto hanno realizzato un manufatto abusivo, conforme alla disciplina urbanistica ma privi di titolo edilizio efficace. Sembra un gioco di parole ma di fatto è una condizione avvilente, una “spada di Damocle” che grava sui proprietari immobiliari, i quali dopo decenni dalle costruzioni delle loro case, nella piena convinzione di essere “in regola” si vedono crollare il loro bene rifugio, svanire l’obiettivo raggiunto con sacrifici, rinunce e privazioni importanti, per giungere alla consapevolezza che, secondo la contorta normativa attuale, potrebbero perdere tutto. Questo è il dilemma posto sul tavolo della discussione “Tutto da rifare o tutto da demolire”. Ad oggi non costatiamo demolizioni fisiche, ma, nei fatti, vi è in atto una demolizione del valore economico del bene, atteso che le case costruite con una concessione edilizia viziata, quindi inefficace, non sono vendibili, non sono affittabili, non sono abitabili. I proprietari immobiliari continuano a pagare le tasse, si espongono al rischio di accertamenti se hanno usufruito di bonus fiscali. Una condizione veramente insostenibile. Scopo di Confabitare è quello di sostenere ed assistere proprietari immobiliari nella difesa dei propri diritti e contro ad ogni sopruso perpetrato ai danni dei proprietari immobiliari. Coscienti di quanto la problematica sia di difficile risoluzione – conclude Malara – ben vengano occasioni di confronto come quella proposta dall’Assocumuni, a cui rinnovo il ringraziamento per averci voluti coinvolgere nel dibattito”.
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Vincolo paesaggistico nei Comuni dell’Area Grecanica: Confabitare presente al tavolo tecnico promosso dall’Assocomuni Area Grecanica
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