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“Pastori custodi”, importante progetto antincendi presentato dall’associazione degli allevatori presso il Parco dell’Aspromonte

Grandi complimenti all’associazione degli allevatori della Calabria che con determinazione e passione è riuscita a concretizzare una mission innovativa ed importante, ufficializzata durante la conferenza stampa tenutasi a Gambarie nella sede dell’Ente Parco, dal nome “Pastori custodi”. E anche chi non è addetto ai lavori comprende immediatamente la profondità del progetto: il pastore come custode del territorio, visto quindi come il buon padre di famiglia che ha a cuore il benessere dei propri figli che, nel caso specifico, sono la terra, il bestiame, il verde, insomma la tutela e il benessere di tutto ciò che lo circonda.

A impreziosire la giornata nomi importanti e significativi del nostro territorio e non solo, come l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, il direttore generale del dipartimento Agricoltura regionale Giacomo Giovinazzo, nonché il presidente regionale  degli allevatori Michele Colucci e il presidente provinciale Domenico Tripodi, il presidente dell’Ente parco d’Aspromonte Leo Autelitano e il neo direttore Giuseppe Putortì che nel relazionare il progetto hanno ricevuto da subito grande condivisione da parte del pubblico presente oltreché del nutrito gruppo di allevatori e sindaci presenti alla conferenza.

Ad introdurre il focus dell’incontro è il presidente del parco Autelitano che, in maniera egregia, racconta di un impegno iniziato già da diverso tempo che vede concretizzarsi ufficialmente con “l’stituzionalizzazione del rapporto tra l’Ente parco e i pastori (…) corredata da un abbigliamento” specifico che li vede “custodi del territorio e inseriti nell’antincendio boschivo, insieme alle sentinelle già autorizzate, durante tutto l’anno. Le campagne antincendio – continua Autelitano- stanno diventando sempre più strategiche e anche il nostro Parco nazionale dell’Aspromonte vuole essere pronto già dal prossimo anno con un programma a livello regionale.”

Molto interessanti poi i vari interventi. Il presidente regionale Colucci, definito un “lottatore” per la tenacia e la grinta che lo contraddistinguono, pone l’accento sull’importanza che riveste il parco anche dal punto di vista di immagine e quindi turistico e che pertanto necessita di rispetto, di tutela perché “una tale bellezza- sottolinea Colucci-  ha bisogno di una adeguata manutenzione e pulizia che prevede la collaborazione di tutti.” Il presidente provinciale Tripodi, al quale sono stati rivolgi elogi e ringraziamenti per la grande energia e passione nello svolgere il proprio incarico ed essere riuscito “in soli tre giorni” ad organizzare un evento di tale portata che ha coinvolto una grande quantità di pubblico e di pastori e allevatori, sottolinea il ruolo che finalmente potranno vedersi riconosciuto gli allevatori. “Un ruolo pubblico, di sentinella, di salvaguardia del territorio, della biodiversità, dell’ecosistema, non soltanto contro gli incendi boschivi, ma anche contro i danni ambientali – afferma con pathos Tripodi – Questo è un nuovo inizio per dire che gli allevatori vogliono essere aiutati in questo percorso virtuoso. Perché uniti si vince!”

Il direttore generale Giovinazzo sostiene e conferma spiegando che sta avvenendo un’operazione importantissima poiché “due mondi fino ad oggi distanti”, quali sono sempre stati il parco e gli allevatori, “cominciano ad avvicinarsi”. E il neo direttore del parco aggiunge anche che, affinché natura e cultura possano “vivere n equilibrio”, sono necessarie “regole concertate, condivise ed intelligenti. (…) Solo così il Parco può diventare fonte di ricchezza onesta per tutti.” Vari interventi si sono succeduti tra sindaci e rappresentanti di categoria degli allevatori per esprimere le proprie riflessioni in merito, volte a far emergere la grande necessità

L’assessore ha spiegato infine in un dettagliato intervento che gli allevatori/ pastori sono finalmente diventati, davanti agli occhi di tutti, i protagonisti della tutela ambientale, tanto che “Il piano antincendi, quest’anno, ha connotato la Calabria come esempio in tutta l’area del mediterraneo” con una riduzione degli incendi del 60% a differenza di una crescita globale del 180%. “Il Parco è un bene di tutti – sostiene l’assessore Gallo- e pertanto attraverso una nuova forestazione può e deve creare occupazione e sviluppo. Questa è la finalità di una regione che deve connotarsi in maniera diversa rispetto al passato poiché ricca di patrimonio ambientale”.

La promessa dunque è quella di continuare a lavorare coesi e di sostenere concretamente gli allevatori, lavoratori laboriosi, capaci, bravi così da far diventare la nostra terra fiore all’occhiello a livello nazionale.

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