“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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Naufragio di migranti nel Crotonese, Amalia Bruni: “Un Paese civile non può consentire che questo accada. Bisogna riflettere e agire”

“Ancora una strage degli innocenti che si consuma nel nostro territorio, al largo delle nostre coste, sulle nostre spiagge. Un barcone della speranza carico di 250 persone, comprese donne, anziani e bambini si è spezzato in due per le condizioni avverse del mare facendo naufragio. Ci sono già 40 vittime ma il bilancio è destinato ad aumentare. Tante sono state recuperate in mare, altre  ritrovate sulla spiaggia di Curto, in località Stellato. Tra loro un bambino di tre anni, uno di sette e un neonato. Persone che cercano di sfuggire alle torture in patria, a guerre ingiuste e a persecuzioni, hanno  trovato una morte orribile lontano da casa. Non è il momento di fare polemica ma un governo di un Paese civile dovrebbe cercare, insieme all’Unione Europea, un modo per alleviare queste sofferenze e trovare un sistema perché non si ripetano tragedie così. Al di là della tristezza per le tante vite spezzate, voglio ringraziare personalmente chi, tra enormi difficoltà e sacrifici, quotidianamente butta il cuore oltre l’ostacolo per tutelare una vita, dalle Forze dell’Ordine, alla Capitaneria di Porto, ai medici, ai volontari. Salvare un essere umano è come salvare il mondo e mai come oggi ne abbiamo tutti davvero bisogno”. Lo scrive in una nota Amalia Bruni, Capo del Gruppo Misto in Consiglio Regionale.

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