La questione sanitaria continua a rappresentare una delle criticità più sentite nella Valle dell’Esaro, aggravata dalla chiusura dell’ospedale “L. Pasteur” di San Marco Argentano e dalla mancata riconversione in Casa della Salute.
Italia del Meridione, attraverso i rappresentanti territoriali Alessandro Zupi, Marco Amatuzzi e Alessandro Rimedio, interviene chiedendo interventi concreti.
«La chiusura del Pasteur ha privato oltre cinquantamila abitanti di un presidio sanitario fondamentale», dichiarano dal gruppo IDM San Marco Argentano, sottolineando l’importanza dei lavori in corso per l’ospedale di comunità, ma ribadendo la necessità di potenziare il Punto di Primo Intervento: «Se adeguatamente supportato può rappresentare un filtro utile, evitando il sovraccarico dei pronto soccorso di Cosenza e Castrovillari».
Altro nodo è il laboratorio analisi: «Non può essere ridimensionato, anzi, dovrebbe restare operativo almeno fino alle 20, a supporto del Punto di Primo Intervento anche oltre le ore 14».
IDM chiede inoltre il potenziamento dei servizi ambulatoriali per ridurre le liste d’attesa e accoglie con favore l’avvio dello screening mammografico, auspicando l’estensione di altre campagne di prevenzione, in una delle poche aree della provincia in cui alla chiusura dell’ospedale non è seguita l’attivazione piena della Casa della Salute.
«Il nostro impegno sarà quello di vigilare, ascoltare le esigenze della popolazione e sollecitare l’Asp di Cosenza e la Regione Calabria a dare risposte concrete. I cittadini della Valle dell’Esaro meritano una sanità pubblica efficiente e vicina», concludono i rappresentanti di Italia del Meridione.