Nella giornata di ieri – venerdì 12 maggio 2022 – nella sala Giunta di Palazzo Bianchi è stato sottoscritto un patto di collaborazione tra Comune e Associazione “Auser Corigliano” per la rigenerazione e cura dell’area verde di proprietà comunale in via Alcide De Gasperi.
Si tratta del primo protocollo firmato in tema di “beni comuni”.
«Sono felicissima per questo primo protocollo sottoscritto. Si tratta solo di un primo passo cui seguiranno a breve molti altri, abbiamo già deliberato in giunta una collaborazione con il locale Rotary e sono arrivate richieste da altri enti. Questa amministrazione, anche al fine di tutelare le generazioni future – ha affermato il vicesindaco con delega alla Valorizzazione del Patrimonio, Maria Salimbeni – tutela i beni che la collettività riconosce come comuni, in quanto funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali delle persone nel loro contesto ecologico urbano e rurale. Principi fondamentali nel governo dei beni comuni sono la cura condivisa e la partecipazione nei processi decisionali».
Nel 2019 fu sottoscritto dal Commissario Prefettizio il “Regolamento comunale sulla collaborazione tra cittadini e Comune per la cura e la rigenerazione dei beni comuni”, che oggi prende finalmente vita nei fatti.
Il regolamento disciplina e promuove le forme di collaborazione dei Cittadini con l’Amministrazione Comunale per l’individuazione, la cura e la rigenerazione dei beni comuni, dando attuazione al principio di sussidiarietà. I beni comuni urbani sono definiti come i beni materiali, immateriali e digitali, che i cittadini e l’Amministrazione, anche attraverso procedure partecipative e deliberative, riconoscono essere funzionali al benessere individuale e collettivo, attivandosi di conseguenza nei loro confronti ai sensi dell’art. 118 ultimo comma Costituzione, per condividere con l’Amministrazione la responsabilità della loro cura o rigenerazione al fine di migliorarne la fruizione collettiva.
Questo primo atto si muove nella direzione condivisa di dar vita ad azioni che coinvolgano direttamente la cittadinanza attraverso collaborazioni fattive nella cura o rigenerazione dei beni comuni. Il progetto di cura e rigenerazione urbana proposto dall’associazione Auser, “All’ombra di un bosco urbano” si propone di realizzare un’area verde curata dall’associazione stessa e dai cittadini attivi, senza scopo di lucro, e finalizzata a favorire l’inclusione sociale e in particolare l’interazione fra anziani e nuove generazioni per eliminare le differenze sociali favorendo la collaborazione tra cittadini ed istituzioni. Il quartiere in cui insiste l’area verde oggetto del protocollo è costituito da un’elevata densità abitativa non ancora servita da aree verdi strutturate e fruibili dai cittadini e che potrebbe essere utilizzata anche dagli abitanti di altri quartieri.
L’entusiasmo dell’Amministrazione è stato condiviso anche dai proponenti il protocollo a partire dal presidente dell’Auser Corigliano Cosimo Esposito che ha ricordato il lungo iter, iniziato ben prima della fusione e dell’insediamento di questa amministrazione, e che ha portato nella giornata odierna a questo primo importante passo.
Tutti i presenti, Francesco Spingola segretario SPI comprensoriale; Francesco Lofrano presidente Auser comprensoriale, Margherita Tagliaferro responsabile orto sociale, Rosa Matteo volontaria Auser architetto, Nicola Caravetta volontario Ause, Lidia Morrone, volontaria Auser, oltre al citato Cosimo Esposito. Hanno messo in evidenza la necessità di dare vita a esperimenti di cittadinanza attiva, partendo dai quartieri, dal vicino di casa per un bene unico e maggiore.
Stesso intento espresso dall’amministrazione comunale, dal vicesindaco Maria Salimbeni e dal dirigente del settore Patrimonio, Danilo Fragale.
«Questa firma oggi – ha affermato il sindaco Stasi – apre la porta, attraverso forme di amministrazione condivisa con i cittadini, alla cura e gestione dei beni comuni, attraverso forme di amministrazione condivisa con i cittadini avendo come filo conduttore la cooperazione moltiplicando energie, risorse, capacità e opportunità».