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Armonie d’Arte: tutti gli appuntamenti di settembre

Armonie d’Arte Festival, dopo la blasonata programmazione estiva che ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico, anche da fuori regione e dall’estero, non si arresta e a settembre continua con la progettazione Armonie d’Arte/Network: tre weekend per tre importanti progetti speciali di musica e di teatro, tra Cosenza, Borgia e Soverato. Scopriamoli insieme.

Si comincia il 12, 13 e 14 settembre con “Jazz Opening”, tre giorni di musica animeranno gli spazi del Museo Civico dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, su gentile concessione dell’amministrazione comunale. Si tratta di una “Open call” per giovani musicisti under 35 e la “chiamata” prevede performance musicali afferenti al mondo del jazz e delle musiche improvvisate, da tenersi lungo tutto il corso delle giornate a cadenze orarie e ogni musicista o gruppo avrà si esibirà per 30/45 minuti con repertori originali, arrangiamenti, elaborazioni e standard.

Ad avvalorare la qualità del progetto anche un concerto di particolare repertorio, il 13 alle 21.00, con Andrea Tommaso Mellace alla marimba, Jordan Corda al vibrafono e Paolo Recchia al sassofono, un trio unico in Italia che all’interno del prezioso chiostro del Museo certamente potrà restituire un mood particolarmente poetico e fascinoso.

Il weekend successivo sarà quello dedicato a “Borgia Borgo Espanso”, un progetto speciale dell’ecosistema artistico culturale siglato Armonie d’Arte il cui senso e obiettivi si sostanziano nella possibilità di far vivere un borgo rappresentativo con una visione “espansa” per la capacità di connettersi con il mondo contemporaneo, con le sue istanze, le sue soluzioni.

Tre spettacoli, 3 nuove produzioni in prima nazionale e di profilo evidentemente sovralocale, tre opere in cui il femminile è protagonista, nello storico Palazzo Mazza.

Si comincia venerdì 19 con Parole femmine”, di e con Annalisa Insardà, un reading teatrale che, attraverso temi declinati rigorosamente al femminile, esplora con ironia e irriverenza l’evoluzione del linguaggio nell’epoca contemporanea, riflettendo sulle sue implicazioni culturali e sociali. Sabato 20 è la volta di Quelli che si allontanano da Omelas (Premio Hugo) di Ursula K. Le Guin, una riflessione sui paradossi del mondo e sull’indifferenza umana, e l’iconica Eva Robin’s racconta, grazie alla forza del suo personale portato e mettendo in gioco il proprio corpo politico, una storia potente che non può lasciare indifferenti. Domenica 21, la tre giorni a Borgia si conclude con “Happy birth + day è nata una stella…ed è anche morta, di Anna Zago con Manuela Massimi, Anna Zago, Lia Zinno e regia di regia Nicoletta Robello: qui le protagoniste sono tre donne contemporanee, Marija, Mery e Lee, con un vissuto simile a quello di Maria Callas, Marilyn Monroe e Jacqueline Kennedy, con una tessitura che coniuga e intreccia inesorabilmente la storia rappresentata con le storie di tutti noi.

Soverato, invece, ospiterà sul palco del Teatro Comunale e nel weekend successivo (25, 26 e 27 settembre) il progetto speciale “Caos, Cosmos, Logos, la rotta che ci appartiene. Una tre giorni dedicata a grandi personaggi – di scienza, di arte, di pensiero trasversale – il cui transito nella scena dell’umanità ha lasciato un segno fecondo e indelebile, sia nel passato che per la contemporaneità.

Si comincia il 25 con La fuga di Pitagora – lungo il percorso del sole, polilogo in 10 numeri di Marcello Walter Bruno, uno spettacolo di rara profondità e godibile fruizione. Pensiero e creatività antica, fondativa della cultura occidentale e che ora appare visione anticipatoria dei fondamentali temi contemporanei. Il giorno seguente è dedicato a NIKOLA TESLA genio compreso, scritto, diretto e interpretato da Max Mazzotta; uno spettacolo che, nel racconto di un uomo scienziato di straordinario ingegno e oltre che di personalità originale e controversa, vuole essere una riflessione sui significati, le conseguenze, e le criticità, del progresso scientifico.

Chiude il trittico l’omaggio a Erik Satie nei 100 anni dalla morte: “Modigliani, Satie e la bohème di Parigi, produzione originale di Armonie d’Arte Festival e prima nazionale.

Tratto da MODì di Maria Primerano (anche al pianoforte) e con la voce di Lorenzo Praticò, la piece mette assieme la musica raffinata di Satie, un testo lieve e al contempo espressivo e poetico, immagini intense ed iconiche, le gioie e i dolori della breve vita di un genio quale Amedeo Modigliani, e sullo sfondo la Parigi della Tour Eiffel, del Moulin Rouge, dello Chat Noir.

Un mese, dunque, da vivere intensamente, tra jazz e teatro contemporaneo, temi universali e preziosi omaggi a personaggi che hanno fatto la storia della nostra umanità e che Armonie d’Arte celebra mai banalmente ritrovandone l’essenza nella nostra contemporaneità. Info più dettagliate sui social e il sito del Festival.

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