L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, in collaborazione con la Commissione Consiliare Onomastica, continua il percorso di intitolazione di strade e aree urbane a figure significative per la comunità.
Domani, martedì 20 maggio 2025, si procederà con due importanti intitolazioni che testimoniano il forte legame tra la città e personalità che hanno lasciato un segno profondo nel tessuto sociale e spirituale del territorio.
Alle ore 10:30 sarà intitolato a Bruno Stefanizzi il tratto di strada compreso il ponte sul torrente “Cantagalli”, collegamento tra Via Sandro Pertini e Via delle Rose. Bruno Stefanizzi, nato il 26 aprile 1947 e scomparso il 18 febbraio 2012, è stato Maresciallo Maggiore dei Carabinieri presso la città di Lamezia Terme. Durante la sua carriera si è distinto per il suo straordinario impegno al servizio della comunità, mostrando sempre grande professionalità e dedizione. La sua attività si è concentrata sulla difesa della legalità e sulla lotta alla criminalità organizzata, portata avanti con coraggio e abnegazione. L’intitolazione del ponte vuole essere un riconoscimento al suo valore umano e professionale, nonché un segno tangibile della gratitudine della comunità lametina.
Alle ore 18:00 invece, sarà intitolata a Nicola Barrè la strada della frazione di Acquafredda, nei pressi della chiesa.
Nicola Barrè, nato il 21 ottobre 1621 e deceduto il 31 maggio 1686, è stato il fondatore della congregazione delle Suore del Bambino Gesù. Dedicò la sua vita all’educazione e alla cura dei più deboli, contribuendo in modo significativo alla crescita spirituale e sociale delle comunità in cui operava. La sua figura è ricordata per il profondo spirito di servizio e per l’instancabile impegno nel promuovere valori cristiani e solidarietà. Proclamato Beato da Papa Giovanni Paolo II il 7 marzo 1999, Nicola Barrè rimane un simbolo di amore verso il prossimo e di educazione alla fede. L’intitolazione della strada rappresenta il riconoscimento del suo contributo umano e spirituale, un omaggio alla sua eredità morale e religiosa.
L’intitolazione di questi luoghi simbolici non è solo un tributo alla memoria, ma un invito a ispirarsi ai valori di servizio, dedizione e umanità che hanno caratterizzato la vita di Bruno Stefanizzi e Nicola Barrè.