“Nessuno è favorevole alla ‘cementificazione totale’, ma non si può bloccare lo sviluppo di una Regione come la Calabria che ha bisogno di nuovi investimenti infrastrutturali e di crescita. I territori e i cittadini sono seriamente preoccupati per la configurazione del nuovo Piano di Bacino per la mitigazione del rischio alluvioni in Calabria. Non potevo che accogliere le loro istanze e portarle nelle Istituzioni. Di questo piano, infatti, erano rimasti all’oscuro anche gli stessi comuni interessati. Comuni che da anni chiedono di sburocratizzare le procedure di opere pubbliche fondamentali e che invece ora si trovano soggette a nuovi vincoli, persino in aree dove autorizzazioni precedenti avevano consentito l’espansione edilizia. Molte opere, infatti, potrebbero restare incompiute e molte altre potrebbero rientrare in uno stato di abusivismo di fatto, con i gravi danni economici e ambientali che ne conseguirebbero. È necessario che questo piano venga rivalutato, tenendo conto delle reali esigenze delle comunità locali. Per la Lega si deve conciliare, con concretezza e ragionevolezza, la tutela ambientale con lo sviluppo economico, garantendo allo stesso tempo la messa in sicurezza e la crescita dei nostri territori”.
Così il deputato della Lega Domenico Furgiuele in un’interrogazione al ministro dell’Ambiente.