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Spiagge e Fondali Puliti 2023, Legambiente Calabria: ecco gli appuntamenti e i dati Beach litter

Dal 12 al 14 maggio 2023 torna in tutta Italia il fine settimana di Spiagge e Fondali Puliti, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le coste della nostra Penisola e che vedrà in azione centinaia di volontari e cittadini di ogni età. Motto di questa 33esima edizione sarà “Chi ama la spiaggia, la tratta con i guanti”, una vera e propria call to action che ha l’obiettivo di lanciare un messaggio chiaro sull’importanza della tutela dell’ecosistema marino e su quanto l’impegno di ognuno di noi, unito ad uno stile di vita più sostenibile, possa davvero fare la differenza.

Anche quest’anno, la campagna sarà realizzata con il supporto di diversi partner: la new entry come Emporio Armani (partner principale), le conferme, Sammontana e Biotherm (partner principali) e altra new entry, Very Mobile (partner).

Saranno oltre 80 le iniziative a livello nazionale in programma dal 12 maggio e che proseguiranno per tutto il mese, consultabili su www.legambiente.it, e che avranno anche lo sport protagonista per un mare più pulito.

Diverse in Calabria le iniziative effettuate e quelle in programma organizzate in particolare dai circoli di Legambiente Cassiodoro Stalettì, Rivieri dei Cedri-Belvedere Marittimo, Airone-Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria. Nelle prossime settimane, invece, sono previsti eventi organizzati da altri circoli, tra i quali quelli del vibonese. 

Ma Spiagge e Fondali Puliti non guarda solo all’Italia, perché grazie a Clean Up The Med, l’iniziativa di volontariato internazionale più importante di Legambiente giunta alla sua trentesima edizione, allarga il suo campo d’azione anche alle coste del Mediterraneo. Dall’Egitto all’Algeria, dalla Grecia al Portogallo, passando per le nostre coste, oltre 80 organizzazioni provenienti da altri 15 Paesi diversi (Albania, Algeria, Croazia, Egitto, Grecia, Giordania, Libano, Libia, Malta, Stato di Palestina, Spagna, Tunisia, Turchia, Portogallo e Israele) si uniranno nel grande week-end del 12 maggio per una battaglia comune, ossia quella per difendere il fragile e meraviglioso ecosistema del Mare Nostrum dal marine litter.

“Attraverso la nostra, ormai trentennale, campagna di volontariato vogliamo incrementare la sensibilità dei cittadini sul problema dellla gestione dei rifiuti e del loro abbandono nell’ambiente per una Calabria piu’ pulita” afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria. Un problema che si riflette direttamente sugli ecosistemi naturali terrestri e marini ma anche sulla salute umana e sull’economia del territorio regionale. Il mare Mediterraneo è uno dei mari piu’ inquinati della Terra proprio a causa delle plastiche che giungono nelle sue acque. I cittadini possono fare molto cambiando i propri stili di vita e di consumo e contrastando quotidianamente i comportamenti degli incivili. Legambiente ed altre associaioni svolgono un ruolo importante ma occorre non dimenticare, che il volontariato non puo’ e non deve svolgere un ruolo di sostituzione rispetto alle Amministrazioni competenti che hanno il compito istituzionale e l’obbligo normativo di garantire la pulizia e la salubrità dell’ambiente”.

INDAGINE BEACH LITTER 2023

Il marine litter resta, infatti, una delle grandi minacce da fronteggiare, e su cui Legambiente con l’indagine Beach litter 2023 mantiene alta l’attenzione scattando una fotografia nitida dell’emergenza rifiuti sulle spiagge. Tra i 38 lidi monitorati quest’anno in 15 Regioni c’e’ anche la Calabria dove il monitoraggio, riportato nel dossier,  è stato effettuato a Caminia di Staletti’ da parte del circolo Legambiente Cassiodoro. Su un totale di 232.800 mq di area campionata sono stati contati 36.543 rifiuti, una media di 961 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. Immaginate due corsie di una piscina olimpionica completamente piene di rifiuti di cui il 72,5% è composto da polimeri artificiali/plastica, che si attestano come sempre il materiale più trovato. Ma quest’anno a peggiorare il quadro sono i rifiuti di vetro/ceramica (9,2% del totale), composti per lo più da materiale da costruzione (tegole, mattoni, piastrelle ecc.) smaltito irregolarmente in spiaggia. Seguono il metallo (6,8% dei rifiuti raccolti) e la carta e cartone (il 3,9% del totale). Il restante materiale raccolto è costituito da tessuti, legno trattato, gomma, bioplastica, rifiuti da cibo e sostanze chimiche.

“Citizen science, rete, impegno civico e cittadinanza attiva sono le parole d’ordine e di successo della nostra campagna Spiagge e Fondali Puliti – commenta Giorgio Zampetti direttore generale di Legambiente – Un momento in cui a prevalere è quella sinergia che dal basso prova a scuotere e sensibilizzare sia tutti noi, per prendere consapevolezza delle nostre abitudini scorrette e nocive per l’ambiente, sia le istituzioni locali e nazionali affinché cooperino per applicare politiche di gestione e smaltimento rifiuti comuni, sia le aziende e le industrie perché si impegnino sempre più nell’adottare pratiche ed azioni sostenibili. I dati dell’indagine Beach Litter parlano chiaro, la spiaggia rimane ancora il principale cestino, indifferenziato, delle nostre attività. Per questo invitiamo tutti a partecipare a Spiagge e Fondali puliti, un’occasione unica per fare rete tra i cittadini in Italia e fuori dai nostri confini, per un Mediterraneo più pulito e sano”.

TOP TEN DEI RIFIUTI SPIAGGIATI

Circa la metà del totale di questi rifiuti monitorati (il 52% del totale) è rappresentata da sole 10 tipologie di oggetto (sulle 180 categorie totali) rispetto alle quali emergono due elementi: da un lato, l’ingresso in top ten, direttamente al quarto posto, del materiale da costruzione con il 5,8%; dall’altro il calo della categoria stoviglie usa e getta, quest’anno al nono posto della classifica con il 3% del totale.

Tornando alla classifica, al primo posto si confermano i frammenti di plastica (tra 2,5 cm e 50cm) con il 10,9% sul totale; seguono tappi e coperchi con l’8,6% sul totale e mozziconi di sigarette con il 6%. Al quinto posto, ci sono i cotton fioc in plastica (4% del totale). Con il 3,9 % del totale troviamo i frammenti di polistirolo (tra 2,5 cm e 50 cm) e le bottiglie e contenitori per bevande rispettivamente al sesto e settimo posto della classifica. Chiudono la classifica, all’ottavo e decimo posto, con il 3,1% e 3 % rispettivamente altri oggetti di plastica e le bottiglie di vetro (e pezzi di bottiglie di vetro) quest’ultime, al pari del materiale di costruzione, new entry negativa della top ten dei rifiuti spiaggiati.

BEACH LITTER 2023: RIFIUTI MONOUSO IN PLASTICA

Rispetto ai rifiuti di plastica raccolti, il 46% del totale è costituito dai 10+1 oggetti considerati nella SUP (Single Use Plastics), la Direttiva europea che si pone come obiettivo quello di ridurre l’uso delle plastiche monouso, non biodegradabili e non compostabili, e che da gennaio 2022 è applicata in Italia.

Anche quest’anno le bottiglie in plastica, inclusi i tappi e anelli (il 15% del totale e il 39% rispetto ai soli oggetti della SUP) si confermano come la tipologia di rifiuti relativa alla “categoria SUP” più trovata in assoluto sulle spiagge campionate dai volontari di Legambiente – ben 5.487 volte. Seguono i mozziconi di sigaretta e le reti e attrezzi da pesca e acquacoltura in plastica entrambe il 15% della “categoria SUP”.

Relativamente all’ambito dei contenitori in plastica per alimenti, che quest’anno rappresentano l’1% del totale rinvenuto (6% degli oggetti SUP), i bicchieri di plastica rappresentano solo lo 0,7% del totale raccolto ed il 3% degli oggetti SUP. Compongono il settore alimentare anche le posate e piatti di plastica che rappresentano l’1% degli oggetti SUP.

Completano la classifica le cannucce e agitatori per cocktail (1% dei rifiuti totali, 3% della SUP), le buste di plastica (2% del totale, 3% della SUP) quest’ultime ancora presenti sulle spiagge italiane nonostante il bando esistente dal 2013 nel nostro Paese che ha comunque permesso una riduzione nell’uso di sacchetti del 55% ed infine, gli assorbenti igienici e palloncini di gomma per cui è stata proposta un’etichettatura chiara, che indichi il loro impatto sull’ambiente e la presenza di plastica. In questo caso le quantità rinvenute da Legambiente sono più contenute rispetto ai rifiuti più presenti, ma pur sempre considerevoli: i volontari hanno censito 58 assorbenti igienici e 103 palloncini di gomma.

Chiunque potrà partecipare all’evento condividendo il suo impegno a favore del mare sui propri canali social (Facebook, Twitter, Instagram) utilizzando gli hashtag #spiaggefondalipuliti

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