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Da Milano con Gualtiero Marchesi a Parigi con Alain Ducasse, il “cuoco contadino” Pietro Parisi arriva a Lattarico per firmare la proposta gastronomica di Tenuta Contessa

Valorizzare i sacrifici dei piccoli produttori locali, promuovendo nei piatti la semplicità, la tradizione e la qualità. È la missione di Pietro Parisi, famoso chef campano, conosciuto nel mondo e in Italia come il “cuoco contadino”, proprio per la sua propensione a usare i prodotti della terra non solo a chilometro zero, ma soprattutto nati grazie alle cure e all’etica di contadini e allevatori spesso anonimi. “Non sono i titoli che fanno le persone – afferma Chef Parisi, riferendosi non solo ai grandi marchi, ma anche al circuito di guide e ristoranti stellati – Il mio obiettivo è quello di sostenere i piccoli produttori locali che con il loro lavoro mantengono le proprie famiglie e allo stesso tempo tutelano la biodiversità dei territori. Un lavoro che spesso passa inosservato e che invece dà vita a prodotti d’eccellenza, che garantiscono il rispetto della tradizione e della qualità”.

Formatosi nella Scuola di Alta Cucina di Gualtiero Marchesi, per anni allievo prediletto di Alain Ducasse e, dal 2017, Ambasciatore della Dieta Mediterranea nel mondo, Pietro Parisi ha aderito all’Alleanza Slow Food dei Cuochi ed ha ottenuto una lunga serie di premi internazionali, tra cui quello come “Testimone di diritti umani conferitigli dalla Lunid” (Libera Università dei diritti umani). Il Cuoco contadino che ha cucinato per Sarkozy, per il Presidente Mattarella e ha lavorato al Burj al-Arab, ristorante a 7 stelle di Dubai, arriva in Calabria e più precisamente a Lattarico per firmare la proposta gastronomica di Tenuta Contessa, portando con sé la sua filosofia. “Metto la mia esperienza a disposizione di un team giovane ed appassionato come quello di Tenuta Contessa – ha affermato – gestito con lungimiranza dalla famiglia Sorbo. Questa collaborazione nasce da una comunione di intenti: offrire ai commensali un’esperienza genuina, di gusto e sostenibile”. Secondo Chef Parisi, difatti, l’innovazione non deve stravolgere i piatti, ma aiutare i cuochi ed ottimizzare la qualità dei cibi con metodi sostenibili e attenti all’ambiente, nonché a raccontare i territori, la storia, i prodotti dimenticati e la dignità delle persone che li animano. Parisi, inoltre, è celebre per la sua battaglia contro gli sprechi culinari: “Spesso è nelle parti meno nobili dei prodotti che si celano i sapori veri – ha sottolineato – Ecco perché non devono esistere scarti: utilizzando bucce, gambi, foglie, acqua e sieri, riusciamo a creare pietanze dal gusto unico”. Pietro Parisi e la famiglia Sorbo puntano quindi a creare una “trattoria agricola”, dove l’aggettivo ‘agricola’ sta per semplicità, gusto e territorio. Istruirà e dirigerà il team di Tenuta Contessa, per la quale firmerà i menù della banchettistica e della trattoria. “Non si tratta di un’operazione di marketing – ha affermato Lucia Sorbo, alla guida dell’azienda di famiglia – con lo Chef Parisi condividiamo la filosofia gastronomica e insieme intendiamo ricostruire la storia culinaria della Tenuta, valorizzando le piccole filiere e guidando i turisti ed anche i calabresi alla riscoperta delle eccellenze dei nostri territori. Vogliamo trasmettere ai nostri ospiti le emozioni, la storia e le responsabilità che si trovano dentro ogni pietanza”.

“Utilizzeremo solo prodotti calabresi – afferma lo Chef – innanzitutto quelli dell’azienda e poi, tra gli altri, renderemo protagonista delle nostre pietanze il cuore più autentico e genuino della Calabria, che è una terra realmente green, degna di essere visitata, scoperta e assaporata. E che deve dare opportunità e certezze ai tanti giovani calabresi professionisti della ristorazione e dell’agroalimentare in generale”.

 

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