“L'arte di non sapere, che non dev'essere confusa con l'ignoranza, perchè gli ignoranti non sono responsabili della loro triste condizione, nasce da un'idea autolatra ed egocentrica del mondo e della società” - Luis Sepúlveda
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La via della bellezza da Amaroni a Stalettì

In questi giorni è terminato il progetto “La via della bellezza” che si è proposto di offrire ai giovani che vivono o studiano nell’area comprendente i comuni di Girifalco, Squillace, Amaroni, Vallefiorita, Stalettì e Gasperina, l’opportunità di approfondire la conoscenza del territorio circostante, attraverso la ricerca sui testi e l’esplorazione d’ambiente. L’obiettivo principale è stato quello di promuovere l’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé nei partecipanti e di favorire una più puntuale conoscenza e valorizzazione del territorio in cui gli stessi vivono. Le attività progettuali svolte hanno avuto lo scopo di sollecitare la scoperta di un patrimonio materiale (storico e naturalistico) e immateriale (spesso ignorato) e, attraverso questo, di promuovere la cittadinanza attiva come cognizione, scoperta e descrizione dell’ambiente in cui i giovani si trovano immersi.

Come afferma Gianni Paone, presidente dell’associazione Terra di Mezzo che ha realizzato il progetto, l’idea di lavorare con giovani che hanno vissuto il lockdown dovuto all’emergenza pandemica, che ha determinato un ritrarsi in relazioni asfittiche e virtuali, ci ha convinti che fosse necessario condurre un’attività di esplorazione d’ambiente per riappropriarsi insieme della libertà di muoversi e rifondare relazioni comunitarie e rapporti intergenerazionali. Non secondario l’obiettivo di riscoprire il proprio passato, e di individuare percorsi di conoscenza artistico-naturalistici e diffonderli attraverso un uso corretto della “creatività giovanile”.

Grazie all’esperienza dei volontari dell’associazione come Micaela Papa e in particolare Raffaele Viscomi, i partecipanti, attraverso l’attivazione di esperienze pratiche d’apprendimento, hanno potuto sperimentare processi di sviluppo creativo e hanno imparato a costruire relazioni e fare rete per cooperare allo scopo di realizzare un proprio progetto (la realizzazione di riprese immersive a 360° per un utilizzo sia su PC che su visori di realtà virtuale e di uno storytelling che guidi alla scoperta del territorio).

Un indubbio valore aggiunto del progetto è stata la creazione di una rete di relazioni tra enti, associazioni no profit, amministrazioni comunali e istituzioni scolastiche che non si limita al periodo progettuale ma che è destinato ad avere sviluppi fruttuosi nel tempo come dimostrerebbe l’interesse manifestato dal CPIA con il coinvolgimento dei giovani extracomunitari e dall’Istituto d’Istruzione Superiore Ettore Majorana di Girifalco, che ha richiesto l’attuazione di un PCTO per l’anno scolastico 2024-25 basato sull’esplorazione del territorio, lo storytelling e la realizzazione di filmati immersivi.

Il progetto, afferma Raffaele Viscomi, era rivolto ai giovani dai 15 ai 34. A loro è stato chiesto di segnalare beni culturali e di interesse naturalistico, storico, artistico, archeologico, architettonico, etno-antropologico, letterario e di candidarsi a un percorso formativo sulla narrazione e sulle tecniche di ripresa a 360°, per le quali sono stati affiancati dai tutor di Terra di Mezzo. I giovani partecipanti provenivano da tutti i comuni indicati e i tour immersivi realizzati, a esempio quelli su Amaroni e Stalettì, sono visibili sul web e messi a disposizione dei Comuni partner.

Terminato il progetto inizierà la disseminazione dei risultati con incontri di presentazione del lavoro svolto con il coinvolgimento di altri Comuni che hanno espresso interesse a realizzare il progetto anche nel loro territorio.

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