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La Strada: “Giornata mondiale dell’acqua. Cinque sfide per Reggio”

“22 marzo, Giornata mondiale dell’acqua. L’acqua come fonte e origine della vita, tratto distintivo del nostro pianeta, bene essenziale di cui far uso responsabilmente.

Eppure, il Referendum per l’Acqua Bene Comune del 2011, in cui il 94% dei votanti (circa 27 milioni di italiani!) si espresse per la gestione pubblica del servizio idrico, è stato trasformato in carta straccia da tutti i Governi che da allora si sono succeduti. L’acqua è, nei fatti, un bene collettivo ed essenziale trasformato in reddito e fonte di profitto per i privati o per quei carrozzoni misti che costano ai cittadini milioni di euro.

Prima sfida per il campo progressista cittadino: riprendere i contenuti di quel referendum, richiamare le tante realtà territoriali che lo supportarono e riaprire la sfida (vera) alla gestione pubblica del servizio idrico con una legge nazionale.

A partire dagli ultimi dati Istat, la dispersione idrica nei capoluoghi di provincia è pari in media al 36,2% e raggiunge il 42,2% come territorio complessivo italiano. In questo scenario, Reggio Calabria si colloca oltre la media nazionale con circa il 47% di dispersione.

Per il “servizio reti idriche” il Comune paga mensilmente un canone di circa 80.000 euro a Castore, per cui possiamo dire che i cittadini spendono annualmente circa 1 milione di euro, con gli esiti che riscontriamo. Questa cifra, certamente importante per quanto addirittura insufficiente, non garantisce comunque un servizio neanche appena accettabile.

Mensilmente siamo ad una media di 300 interventi di ripristino guasti sulla rete cittadina. Diverse volte interviene sullo stesso punto o su tratti della rete vicini al guasto precedentemente ripristinato. Considerata la vastità della rete comunale e il numero di guasti, non tutti gli interventi vengono svolti dal personale della società in house del Comune, ma alcuni vengono affidati ad altre ditte.

Seconda sfida per l’Amministrazione: il tema delle riparazioni ai guasti della rete idrica comunale è fondamentale. Spendiamo comunque circa un milione di euro per il servizio di manutenzione ordinaria. Andrebbe fatto un serio report – scritto e formalizzato! – per capire per quale ragione negli stessi tratti – o in tratti prossimi – i guasti si ripetano, e per verificare se non sia più economico ed efficace per le tasche cittadine intervenire con modifiche strutturali di quel tratto di rete. Lo stesso report, per valutare l’efficienza del servizio, dovrebbe tenere conto dei tempi medi che passano tra la segnalazione di un guasto e la riparazione, considerato che vi sono guasti segnalati che restano irrisolti per diverse settimane.

Come evidenziato nell’ultimo report di Legambiente, siamo davanti a “una nuova ondata di siccità, o meglio un’emergenza siccità in realtà mai finita”. Il Governo nazionale ha deciso da poche ore per un commissario straordinario alla siccità: vedremo se e come recepirà le indicazioni che vengono dal mondo dell’ambientalismo scientifico.

Terza sfida, ancora una volta per il campo progressista cittadino: non consentire e vigilare, perché la questione siccità non diventi, con l’alibi dell’emergenza, l’ennesima occasione di profitto. Occorre cambiare radicalmente le politiche energetiche e ambientali, responsabili da decenni della tragedia climatica.

Quarta sfida, per l’Amministrazione Comunale: con La Strada abbiamo chiesto l’immediata istituzione di una squadra di controllo per verificare abusi e usi illegittimi dell’acqua. Se non c’è il personale perché il Comune possa farlo, si chieda aiuto ad altre Istituzioni. Chiediamo inoltre l’immediata organizzazione di un piano orario del razionamento, perché la cittadinanza possa programmarsi ed avere, in massima trasparenza, tutte le informazioni di cui necessita. L’assenza di informazione è un disservizio nel disservizio, un arbitrio nell’arbitrio. Chiediamo che i manovratori vengano forniti di un registro in cui annotare le manovre effettuate per consentire una organica analisi delle problematiche e delle aree in cui arriva l’acqua e a quali orari. Ancora, un servizio di autobotte efficiente. L’emergenza c’è ed è innegabile.

Quinta sfida: diverse di queste proposte le abbiamo già condivise nei nostri report sull’acqua a partire dal 2021. La quinta sfida è restare fedeli a questa terra, a chi la abita, alla nostra acqua.

Buona giornata dell’acqua a tutte e tutti”.

E’ quanto si legge in una nota de “La Strada”

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