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Lamezia, Rubino e Gianturco: “Bene festa di Carnevale, ma l’iter di affidamento è molto discutibile”

“L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme ha ritenuto opportuno fare ricorso all’affidamento diretto nei riguardi di una ditta individuale con sede a Cirò Marina per organizzare il Carnevale 2023. Naturalmente siamo contenti delle iniziative che si svolgeranno in città e che porteranno un sorriso sul volto dei bambini e allegria nelle famiglie, ma non possiamo esimerci dal fare alcune doverose considerazioni”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali Rosy Rubino e Mimmo Gianturco del gruppo “Lamezia Prima di Tutto”. “La prima valutazione da fare – osservano – riguarda l’ormai consolidata incapacità dell’esecutivo Mascaro di programmare anche piccole iniziative sociali, di spettacolo e culturali.  Sotto questo aspetto l’amministrazione lametina non ha ancora individuato la via maestra. Infatti, dopo i fallimenti degli ultimi bandi di gara andati deserti, quale quello relativo all’istallazione delle luminarie per il periodo Natalizio, quello inerente l’animazione del lungomare nel periodo estivo denominato Città di Mare e d’Amare,  o il palese insuccesso del Festival del Turismo Sostenibile, l’esecutivo Mascaro ha pensato bene di ricorrere all’affidamento diretto per organizzare il Carnevale 2023, viste le palesi difficoltà riscontrate nel programmare, attraverso un regolare avviso, in tempi e modi adeguati, iniziative di qualsiasi natura”.

“La seconda considerazione da fare – proseguono i consiglieri comunali Rubino e Gianturco – è che a causa dell’affidamento diretto alla ditta individuale Eventur con sede a Cirò Marina per l’organizzazione del Carnevale 2023 sono state penalizzate numerose associazioni, cooperative o comunque imprese del comprensorio lametino, che tanto hanno dato negli anni per la crescita sociale ed economica del territorio,  non dando loro un’opportunità e cagionando un danno all’economia locale. Infine, quella relativa all’affidamento diretto è stata una decisione che non è stata assunta con la partecipazione democratica e il coinvolgimento delle componenti politiche, in quanto la stessa commissione competente non è stata interpellata ed è stata tenuta all’oscuro di tutto. Ora che si è pensato all’affidamento diretto, questa modalità varrà anche nei prossimi mesi per chi opera in città? Oppure bisogna sempre e comunque essere segnalato da qualcuno e quindi nelle grazie di chi governa la città?”.

“Continuiamo ad essere basiti – concludono – di fronte all’operato di un sindaco e di una amministrazione comunale che continuano a navigare a vista e ad affidarsi all’improvvisazione nella gestione della cosa pubblica”.

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