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Scutellà (M5S) “Si predica unità per il Tribunale perché lo stesso non può farsi per la SS 106?”

 «Sembrano lontanissimi i tempi in cui l’ex sottosegretario Giancarlo Cancelleri veniva a Corigliano-Rossano per la presentazione del progetto della nuova Strada statale 106. Da allora mi sono prodigata senza sosta per consentire che un’opera strategica per il territorio, una strada che continua a mietere vittime, vedesse finalmente la luce». È quanto dichiara la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati, Elisa Scutellà, tornando nuovamente sul dibattito apertosi attorno al progetto della SS 106.

«In questi anni però nonostante la disponibilità degli addetti ai lavori da Anas al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ho percepito, e spesso nei fatti constatato, una reticenza da parte dell’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano. Dietro a polemiche spesso inutili ed interminabili cortocircuiti -prosegue la Scutellà – il fine ultimo che si voleva raggiungere, ovvero l’ammodernamento della SS 106, sembrava essere fuori dalle discussioni ed interlocuzioni che vertevano per lo più su sterili dibattici che hanno “allungato il brodo” tanto da rendere sempre più lontano l’obiettivo.

Ora c’è un termine ed è il 28 febbraio, tuttavia, pare a quanto ho appreso dalle ultime dichiarazioni del Sindaco della terza città della Calabria, che anche questo verrà ignorato. Le motivazioni addotte – precisa la deputata – riguarderebbero sempre la preferenza di un progetto su un altro che, tuttavia, vorrei specificarlo, rispecchia per l’80% quello proposto dall’ex sottosegretario Cancelleri nel 2021 e sul quale Anas, Regione Calabria e sindaco Stasi avevano trovato l’accordo. L’unica differenza è riferibile alla galleria di Rossano che ha fatto lievitare i costi generali dell’opera.

Lungi da me voler aggiungere nuove polemiche a quelle che in questi anni hanno tenuto banco a scapito di una sana e costruttiva interlocuzione, tuttavia, reputo doveroso che l’Amministrazione guidata dal sindaco Stasi dimostri la reale affezione verso un territorio dilaniato dalle tante vittime della “strada della morte”, e si renda, finalmente in costruttivo, protagonista di un’azione che potrebbe non ripresentarsi più.

I tempi sono maturi, – conclude la Scutellà – l’impegno da parte mia alla massima collaborazione non ha mai vacillato ed è con la stessa determinazione che chiedo uno sforzo conciliativo al sindaco Stasi. Non lasciamoci sfuggire forse quest’ultima opportunità, facciamo in modo che conferenze stampa e dichiarazioni sui social al vetriolo lascino il posto ad una sana e proficua collaborazione, non è forse questo quello che ci siamo promessi per il Tribunale? Perché non farlo anche per la SS 106?»

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