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Corigliano-Rossano, le vicende della casa-discarica in via Cerasaro: nessun coordinamento uffici comunali

Vicenda casa-discarica di via Cerasaro, nel centro storico di Rossano. Polizia municipale, uffici comunali e servizi veterinari non si sono attivati autonomamente, né tanto meno sotto forma di coordinamento, ma sono stati costretti ad intervenire a seguito della richiesta di intervento urgente protocollata questa mattina (lunedì 22 agosto) dal movimento ambientalista nazionale Stop Animal Crimes che altrimenti avrebbe presentato diffida per omissione di soccorso nei confronti di animali detenuti. L’azione delle dirigenze dei vari uffici comunali non è mai andata oltre la semplice constatazione, dall’esterno, della situazione di degrado che si registrava a poco più di 200 metri dalla sua sede.

È quanto precisa Teresa Giuliano, tra i volontari del sodalizio intervenuti questa mattina sul posto, smentendo le dichiarazioni di Liliana Zangaro, Presidente della V Commissione Consiliare Ambiente, già consigliere comunale delegato al randagismo.

L’intervento di Stop Animal Crimes – aggiunge la referente locale del sodalizio – fa seguito alle diverse segnalazioni e denunce presentate da Lenin Montesanto circa la grave emergenza igienico-sanitaria che i residenti di via Cerasaro sono costretti a subire da oltre tre anni. Non essendo sopraggiunto alcun riscontro alle richieste di intervento presentate con tanto di dossier e relazioni alle forze dell’ordine – prosegue – i volontari si sono presentati questa mattina agli uffici di Piazza Matteotti per sollecitare ulteriormente provvedimenti rispetto alla delicata situazione di degrado e di pericolo di vita degli animali.

Adulti, di taglia grande, detenuti in ambiente angusto, tra rifiuti di vario genere e bombole di gas in evidente stato di precarietà e di grave rischio, nei loro stessi escrementi, i due cani non erano socializzati e si dimostravano aggressivi e litigiosi l’uno con l’altro tanto da costringere il padrone di casa a tenerli separati. Uno dei due viveva, da almeno tre anni, in uno stanzino al buio.

Ringraziando quanti sono intervenuti questa mattina per portare a soluzione il problema, il movimento ambientalista, visto il trasferimento dei due esemplari nel canile comunale, seguirà l’iter per promuovere la loro adozione.

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