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“L’essenziale è invisibile agli occhi”: il convegno a Reggio Calabria dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

“L’ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI” è il titolo del convegno organizzato dalla sezione di Reggio Calabria dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, che prosegue il suo impegno di prevenzione, informazione e sensibilizzazione sul tema della disabilità visiva, grazie al contributo della Città Metropolitana di Reggio Calabria Settore 7 “Istruzione – Sport – Politiche Sociali” in attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto.

“Abbiamo scelto proprio questo titolo per far comprendere che non sempre guardando si riesce a vedere, – ha sottolineato il presidente della sezione reggina dell’UICI, FRANCESCA MARINO – chi ha questa possibilità, spesso non coglie veramente ciò che è importante, i veri valori della vita. Con questo convegno continuiamo a testimoniare il nostro impegno su tutto il territorio di Reggio Calabria e provincia, e cerchiamo di ricordare sempre che il non vedente può essere valorizzato, e con l’attenzione giusta può arrivare in tanti contesti, e fare tutto ciò che è necessario, sempre con il giusto supporto”.

“I non vedenti sono stati faro in tante occasioni, e nonostante io operi con loro da tempo, queste iniziative mi commuovono sempre, l’informazione non mai troppa. Anche oggi parleremo della carta della salute cioè quella carta che è stata istituita per mettere a punto le cinque Patologie che sono causa di cecità, e sulle quali bisogna assolutamente fare prevenzione”. Le parole della dottoressa ANNAMARIA ROSATO, Medico Oculista, da sempre al fianco dell’UICI. E a proposito delle spiccate qualità dei non vedenti, il dottor GIUSEPPE FERRERI, Medico Oculista e Garante dei diritti della salute Comune di Reggio Calabria, ha raccontato ai presenti una storia tanto affascinante quanto sconosciuta, sugli eroi non vedenti della Seconda guerra mondiale. “Questa storia non è presente nei libri e riguarda 860 ciechi che si sono offerti come volontari della Seconda guerra mondiale. In quei tempi la difesa aerea italiana non conosceva ancora il radar, quindi per captare il rumore degli aerei si sono serviti dei non vedenti, in quanto la loro capacità uditiva è molto più sviluppata. Stavano fermi ore ad ascoltare, ed erano persino in grado di stabilire se si trattasse di aerei amici o nemici, capire la direzione, e trasmetterlo a un ufficiale, riuscendo così a sapere con molto anticipo da dove veniva l’aereo e dove era diretto”. L’accessibilità da sola non basta è importante che ci sia un cambiamento del pensiero. È questo il concetto più volte ribadito nell’intervento dalla dottoressa CARMELA PETRELLI, Consigliere territoriale UICI Reggio Calabria. “È necessario ristrutturare un pensiero rigido per poi andare a strutturare un pensiero che sia nuovo e che sia libero, e che soprattutto, ci permetta di poter andare oltre a quelle che le barriere, sia quelle fisiche che mentali. Questo può avvenire soltanto attraverso un processo attivo di cambiamento e il cambiamento può venire soltanto attraverso l’uso più corretto delle parole”.

Molto interessante anche l’intervento della psicologa, ALESSANDRA TEMPLORINI, che ha posto l’accento sulle notevoli difficoltà legate all’autonomia, alla comunicazione e all’inclusione sociale, che devono affrontare giornalmente le persone con pluriminorazioni e le loro famiglie. “Queste persone convivono con più condizioni di disabilità che possono interessare diverse aree: visiva, motoria, cognitiva, sensoriale e comportamentale, che, sommandosi, compromettono gravemente il loro rapporto con il mondo, sia fisico che emotivo. Spesso vivono isolate, trattate solo come corpi da assistere, con il rischio di perdere dignità e senso di sé. Anche le famiglie portano un peso enorme, spesso invisibile, e temono per il futuro dei propri cari. Serve una risposta sociale più umana, competente e strutturata, che metta al centro la persona e la sua rete affettiva”. E in questa visione si inserisce il lavoro del CCT, il centro che fornisce consulenza e supporto per l’integrazione educativa di persone con disabilità visiva, sia in ambito familiare che scolastico. “Il mio lavoro è proprio quello di aiutare e accompagnare i ragazzi nel loro percorso scolastico didattico, perché ci piace che loro vengano fuori per quello che realmente sono, la cecità o l’ipovisione, non sono limiti ma caratteristiche. – Le dichiarazioni di SABRINA STUPPINO, CCT di Reggio Calabria – La nostra mission è quella di cercare di inserire realmente i nostri ragazzi nella società, una società che sicuramente avrà fatto tanti passi avanti riguardo all’integrazione e nell’inclusione, ma c’è tanta strada ancora da fare”.

A concludere il convegno l’avvocato ANNUNZIATO DENISI, Consulente legale UICI Calabria, il quale si è soffermato sui “DIRITTI E DOVERI DEL LAVORATORE DISABILE”. “I lavoratori disabili in Italia godono di un insieme di diritti e tutele specifici, volti a favorirne l’inserimento, l’integrazione e la permanenza nel mondo del lavoro, nonché a garantire pari opportunità e dignità”.

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