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Ponte sullo Stretto, Floridia (M5S) “Governo vede vigilanza come intralcio”

“Dopo aver tagliato 1,7 miliardi alle Province, privandole delle risorse necessarie per garantire manutenzione e sicurezza di infrastrutture essenziali per i cittadini, Salvini e il Governo Meloni continuano a spingere con ossessione cieca per l’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, un’opera faraonica che nulla ha a che fare con l’interesse dei cittadini. L’unico interesse che si vuole tutelare e’ il loro, fatto di affari e gestione del consenso, dove ogni norma di vigilanza e tutela e’ vista come intralcio e per questo da cancellare o aggirare. Nemmeno i controlli antimafia o il rispetto delle normative europee sulla tutela dei siti naturali protetti hanno il minimo rispetto di fronte all’ossessione Ponte. Quanto accaduto nei giorni scorsi e’ davvero incredibile. Secondo la stampa nazionale, ben cinque procure antimafia stanno indagando sugli interessi delle cosche di Cosa Nostra e della ‘Ndrangheta, pronte a spartirsi subappalti e terreni. E cosa fa il Governo? Prova a indebolire i controlli antimafia, con una norma speciale inserita nel Decreto Infrastrutture su cui e’ dovuto intervenire addirittura il Quirinale perche’ meno severa delle regole ordinarie! Parliamo di 13,5 miliardi di euro, una somma enorme di risorse dei cittadini su cui gli occhi del malaffare sono puntati da tempo e su cui ogni logica imporrebbe di aumentare i controlli, non lasciare campo libero! A cio’ si aggiunge il via libera del Ministero dell’Ambiente nonostante la normativa europea sulla tutela ambientale (direttiva Habitat) imponga chiaramente che i siti protetti devono essere tutelati e le uniche eccezioni devono richiedere requisiti iper stringenti, come l’imperativita’ di un’opera e l’assenza di alternative. Circostanze mai dimostrate dal Governo, anzi. Sull’imperativita’ dell’opera, da sempre presentata come miglioramento logistico/infrastrutturale da inserire nel corridoio europeo dei trasporti Ten-T, da ultimo si sono inventati che l’opera e’ necessaria per fini militari. Sembrerebbe uno scherzo ma non fa affatto ridere! Sull’assenza di alternative, io stessa ho promosso insieme ai colleghi M5S del Senato un incontro in cui viene spiegato nel dettaglio che non solo ci sono diverse alternative, ma che tutte sarebbero di gran lunga piu’ convenienti per i cittadini, dal punto di vista ambientale, sociale, economico”. Cosi’ in un post su Facebook la senatrice Barbara Floridia (M5s), presidente della commissione di Vigilanza Rai.

“Inoltre – aggiunge -, la Commissione Via-Vas del Ministero, che dovrebbe essere un organo tecnico, ha smentito se stessa e ha dato un via libera dopo che aveva, solo pochi mesi fa, richiesto aggiornamenti e studi con periodi di monitoraggio di almeno 1 anno. Come e’ stato possibile, prima che sia passato il tempo dei monitoraggi richiesti, dare l’ok ad integrazioni che non prevedono il completamento degli studi? Si e’ forse trattato di un ok politico? Ma mi chiedo e vi chiedo. E’ questa l’Italia che vogliamo? Un Paese in cui si ignorano le emergenze reali (sanita’, dissesto idrogeologico, trasporti locali, scuole) per un simbolo propagandistico utile solo a far girare affari, clientele e a rimpinguare le speranze elettorali della Lega e di tutto il centro destra nel Sud? Mentre Salvini fa affari sullo Stretto, il resto del Paese resta senza ponti veri. Quelli sociali, sanitari, ambientali. E senza un progetto credibile di futuro. Noi siamo per un’Italia che investe dove serve, non dove conviene agli amici degli amici”.

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